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21/08/2007 23:58 | |
Riparare a queste indebite agevolazioni fiscali a favore della chiesa e degli altri culti, ivi compreso la soppressione dell'8°% e del 5°%, è un intervento di alto significato sociale e di equità contributiva.
I culti religiosi usufruiscono di ingenti somme di denaro senza che esso venga davvero utilizzato a beneficio dei credenti e del popolo in genere.
Basta con queste sante prese in giro, mentre assistiamo al dramma di artigiani e commercianti che non ce la fanno più a reggere per la fortissima pressione fiscale.
Con quei soldi si contribuisca ad una più congrua mensilità per i pensionati, che spesso vivono in uno stato di povertà estrema, piuttosto che mantenere piene d'ogni ben di dio le tavole di porporati e gerarchi religiosi, che non sanno nemmeno lontanamente cosa significhi sgobbare da mane a sera.
Provate a togliere i quattrini alle religioni e vedrete come imparano a vivere,
altro che volontariato ed amore per il prossimo. E' amore per i propri sconfinati sacconi in barba ai poveri di questo nazione.
Pyccolo
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