Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!



   
 
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homo ecclesiae,Dico,pedofilia.....

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2007 20:35
30/07/2007 14:22
 
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H o m o E c c l e s i a e
Ovvero
Il mistero del moscerino assassino



Un’Investigazione Molto Privata
J. Daniels, P.I.

da uaar.it/ateismo/contributi/20.pdf

Ero seduto comodamente in poltrona dopo una giornata del solito lavoro senza infamia e
senza lode, e il più delle volte senza paga, quando decido di cambiare sulla TV italiana. Lo
faccio spesso, tanto per tenermi in allenamento mentale, che però dopo qualche secondo
diventa subito allenamento del pollice a cambiare canale. Stavolta però no. Perché
stavolta in TV c’è il Caro Leader del Culto Nazionale che lancia un allarme rosso. Pare che
la minaccia sia seria, e allora rizzo le orecchie. Che vogliano dichiarare un’altra guerra?
Confiscare San Pietro? Abbassare il prezzo dei preservativi? Fortuna, niente di tutto
questo. Pare invece che la minaccia alla società sia una legge “contro natura” del governo.
Ah, questo governo, con tutti i problemi che il Paese ha non trova proprio di meglio che
mettersi a fare leggi contro natura.
Ma di che si tratta? Forse un provvedimento di assistenza a invalidi e disabili?
Finanziamenti alla ricerca medica? No, ne hanno fatti prima e non ha fiatato. Eppoi “contro
natura” è troppo vago, sono millenni che ci muoviamo contro natura per cercare di
sopravvivere, quindi non capisco a quale dei nostri peccati si riferisca. Per fortuna che,
come la Sibilla, il Caro Leader ha anche lui degli interpreti che ne esplicano gli oscuri
vaticini a noialtri del popolino. Nella fattispecie si tratta del presidente della CEI che ha
tradotto la seguente vulgata per chi non ha “orecchie per intendere”
Ricordiamo l’affermazione precisa della Congregazione per la Dottrina della Fede,
secondo cui, nel caso di un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale
delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere
chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge
E ora intendo anch’io. Il Caro Leader si riferiva dunque al progetto del Governo di dare
una qualche parvenza legale ai rapporti di coppia tra soggetti indipendentemente dal
sesso, e quindi anche alle coppie omosessuali. È questa l’emergenza nazionale.
Evidentemente si deve alla sua carica vicedivina e lungimiranza paranormale
l’individuazione delle conseguenze disastrose di una legge che a me pareva
completamente innocua e, anzi, timidamente democratica. Queste conseguenze devono
essere proprio catastrofiche, visto che per altre decisioni del potere politico la reazione è
stata decisamente più contenuta. Per esempio, per la guerra in Iraq, che ha causato
sinora centinaia di migliaia di morti, il Leader si era limitato al consueto Lancio dell’Appello
dalla Finestra; sebbene ricordi che in tale occasione l’abbia lanciato a una distanza
considerevole, battendo anche record precedenti, non mi ricordo che abbia vietato ai
parlamentari suoi sudditi di votare a favore. Quindi, questa legge è peggio di una guerra.
Com’è possibile? Mi incuriosisco. Dunque, partiamo dalla minaccia. Quale sarà? Il santo
Interprete specifica ancora:
il ddl avrebbe effetti deleteri sulla famiglia, togliendo al patto matrimoniale la sua
unicità, che sola giustifica i diritti che sono propri dei coniugi e che appartengono
soltanto a loro. Del resto, la storia insegna che ogni legge crea mentalità e costume.
Cerco di tradurre dalla lingua Semi-semidivina: non date ad altre coppie diritti che sono
solo dei coniugi etero. La gente cambia in base alle leggi. Così facendo distruggete la
famiglia. E quindi in pratica?
Anzitutto per il bene della procreazione dei figli: solo la famiglia aperta alla vita può
essere considerata vera cellula della società perché garantisce la continuità e la cura
delle generazioni. È quindi interesse della società e dello Stato che la famiglia sia
solida e cresca nel modo più equilibrato possibile.
Ora capisco: legalizzare le coppie gay induce quelle etero o a non fare più figli oppure
a non formarsi più. Pare quindi che le persone eterosessuali lo siano solo finché non
esista normativa che legalizzi la coppie gay: nel momento in cui ci fosse, gli etero
finalmente la pianterebbero di fingere e si dedicherebbero a rapporti omosessuali come il
Diavolo (o Natura) comanda.
Sconvolto da questa rivelazione biopolitica, vivendo in una nazione che purtroppo ha
già legalizzato tali coppie, sento già il fiato del Destino sul collo. Sento il bisogno di
versarmi un bicchierino del mio favorito. Poi, disperato, vado a cercare le statistiche che
proveranno quanto minacciato dal Vice Dio. Dove cominciare? La Francia! Lì hanno
commesso il peccato mortale da svariati anni (dal 1999). Sicuramente saranno oramai tutti
impegnati in orge gay e la popolazione sarà in picchiata.
In questi giorni in cui poco o niente si muove, una delle poche notizie vere sembra
essere arrivata da Oltralpe. Le francesi hanno ricominciato a fare figli. Il loro tasso di
fertilità è salito a 2 bambini per donna, a un soffio da quel 2,1 che garantisce la
stabilità della popolazione. Divertenti le letture diverse date della notizia. Repubblica
la interpreta come la vittoria dello stato laico e assistenzialista: sempre più figli
nascono fuori dal matrimonio, il merito è dei sostegni di Stato alle famiglie e così via.
Avvenire, più spiritualmente, parla di «guarigione» delle francesi da quello che
presume essere un mal d'anima, e pone l'accento anche sulla «solidarietà familiare».
(Repubblica, 17/1/07)
Come? Ho letto bene? Qui qualcosa non quadra. Controllo che succede in Italia, e
secondo l’ISTAT, il tasso di fertilità medio nel 2004 era 1,26. E la legge sui DICO non era
allora neanche menzionata, quindi non si può neppure parlare di tentazione. Addirittura
sempre più figli fuori dal matrimonio? Alla faccia delle orge. Mi pare di capire che l’essere
gay o meno non dipende dalla struttura legislativa dello Stato di appartenenza. Chissà
perché, questa me la sentivo. Comincio a calmarmi, o per via del cicchetto o del conforto
statistico, ma era comunque una bella sensazione. Allo stesso tempo, comincio a sentire
puzza di bruciato, quell’odore che, nel mio mestiere, si impara a riconoscere da piccoli e
che distingue, per esempio, un bel panorama alpino da uno scenario di cartapesta.
Distingue anche, alla fine del giorno, una paga da una pallottola o bene che vada un calcio
nel sedere, quindi è comunque bene riconoscerlo. Finora avevo concesso al Caro Leader
il beneficio del dubbio, pare però che questa sua Famiglia etero e i suoi sacri Figli non
vengano minimamente intaccati dall’approvazione di leggi che regolarizzano le coppie
gay. Sarà allora mica tutta una scusa? Qual è il vero problema? Perché un problema
ovviamente c’è. Anche se, a me sembra, gli omosessuali sono una piccola minoranza
della popolazione, se un intero esercito si mobilita per attaccare un moscerino, questo
moscerino deve essere molto pericoloso, certamente un assassino. Allora ho deciso: per
quanto (tanto per cambiare) senza paga, voglio indagare per sbrogliare questo mistero e
salvare l’umanità. Poi manderò il conto in Vaticano.
Scavo un po’ nella mia stagionata esperienza professionale. Semplificando, perché
esistono le scuse? Ogni volta che qualcuno usa una scusa è perché vuole coprire la vera
ragione di un suo comportamento. Di solito tale vera ragione è un beneficio personale
associato (ancora più di solito) a un danno ad altri, dei quali però il bugiardo non desidera
curarsi. Però non la può mettere in questi termini pubblicamente, se no ci sarebbero
ritorsioni, e allora ecco la scusa: una finta spiegazione che il suddetto comportamento è in
realtà a beneficio di tutti (o di una maggioranza). E cos’è meglio, per il bene di tutti, di un
Ideale? Brilla e abbaglia abbastanza da poterci nascondere dietro tante cosette oscure.
Per esempio, un Capo potrebbe mandare al massacro le sue Truppe per il Sacro Dovere e
quindi ripartirsi il bottino: a loro la ricompensa che arriva dopo la morte, a lui quella di
prima. Come diceva il grande Scott Adams, Leader è colui che sa convincere gli altri a fare
azioni che beneficiano il Leader. Capi che usano un ideale comune a loro e ai loro sudditi
per giustificare azioni che beneficiano loro stessi e non i sudditi. Sarà successo altre volte
in passato? Boh.
Applico questa bussola al mistero del Moscerino. Supponiamo che le coppie gay
vengano legalizzate. Allora la Chiesa (e non la società che cercano di mobilitare con la
storia della Famiglia) dovrebbe riceverne un qualche danno, mentre allo stesso tempo i
gay ne ricevono un vantaggio. Come? Che sia una questione di soldi? Forse le coppie
gay, una volta formate, sottraggono nottetempo fondi alle diocesi? Oppure, magari, le
sane coppie cattoliche, adirate, desiderano punire la Chiesa per non aver impedito questa
abominazione. Mah, tutto è possibile. Torniamo un attimo in Francia e chiediamolo alla
CEI locale stessa (Conférence des Évêques de France, Communiqué de presse, Dernier
de l’Église, 2005):
Ehm, no, pare che questa pista sia non sia molto promettente. La Chiesa viene pagata lo
stesso (e mica male), unioni civili o meno. Ok, se non devono temere per la cassa allora
che cosa?
Rovisto ancora un po’ sul sito del Culto francese (http://www.cef.fr/catho). Sento che ci
deve essere qualcosa di collegato al cataclisma del ’99, del resto lo aveva detto anche
Nostradamus che in tale anno sarebbe arrivato un re d’orrore (Du ciel viendra un grand
Roi d'effrayeur) ma forse invece di Roi voleva dire Loi e quindi si riferiva alla legge sui
PACS. Basta, Jack, stai divagando. Deformazione professionale. Dunque, il sito. Dopo
una noiosa ricerca tra pontificazioni e autopromozioni taumaturgiche, finalmente adocchio
questa piccola tabella:
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999
7064 6940 6894 6725 6643 3495 6273 6287 6194 6217
2000 2001 2002 2003 2004 2005
6119 5723 5 597 5 382 5 328 4 424
Source : Annuaire statistique de l'Eglise - 2005
Di che si tratta? Di non altro che il numero dei preti religiosi in servizio in Francia nei
suddetti anni. Ecco finalmente qualcosa di interessante. Riporto la tabella su Excel così da
guardarla bene.
Pretres
4000
4500
5000
5500
6000
6500
7000
7500
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
mi sono permesso di correggere il dato del 1995 che, a meno di un inspiegabile raptus di
scomuniche papali, o che non fossero andati in 3.000 in pellegrinaggio contemporaneo a
Fatima, sembra un errore di stampa. Ed ecco finalmente davanti agli occhi il re dell’orrore
caduto dal cielo nel ’99. Una misteriosa epidemia ha decimato il clero francese! Cioè, non
che le vocazioni stessero proprio lievitando prima, ma la faccenda ha chiaramente preso
una brutta china dal 2000 circa. Che sia stato il moscerino assassino?
I preti. Ora che ci penso, è da un pezzo che il Caro Leader si lamenta della crisi della
sua manovalanza, e possiamo scommettere che per lui i preti sono più importanti dei soldi.
Dopotutto sono la loro interfaccia ideologica con la popolazione, le necessarie fondamenta
su cui i Leader costruiscono i loro attici. E poi sono anche la faccia buona della Chiesa,
quelli per capirci che possono figurare con successo negli spot dell’8 per mille: se vi
mandassero paffuti cardinali a chiedere denaro per il loro sostentamento. non credo che
avrebbero lo stesso risultato. Fossi il Leader anch’io sarei preoccupato.
Ma che diavolo succede? Il dato statistico è incontrovertibile: la legalizzazione delle
coppie gay è associata alla sparizione dei preti cattolici. Ma qual è la spiegazione? Certo i
coniugi gay non eliminano i preti direttamente, anche se viste le circostanze li potremmo
perdonare. Mi siedo un attimo in poltrona e rifletto. Una categoria, legalizzata, aumenta,
una diminuisce. Mi sorge un dubbio. Le rotelline cominciano a muoversi e qualche pezzo a
combaciare. Mi metto il cappello e mi sposto un attimo (online perché non accettavano
cambiali per pagare il biglietto) in America: sospetto che lì troverò qualche risposta.
Mi ricordo infatti che tempo fa era successo qualcosa di tragico alla Chiesa locale. Ah,
ora ricordo. Un megascandalo a base di preti pedofili che esplose attorno al 2002 in tutto il
Paese. Oltre 4.000 preti coinvolti e 10.000 vittime. Ne saltavano fuori così tanti che al
Vaticano non giovava più fare il gioco delle 3 parrocchie e trasferirli perché ce n’era ormai
più di una quarantina per diocesi. Ricordo che allora l’ondignazione fu enorme e il Culto
Nazionale fu laggiù inondato dal fango, sbeffeggiato dai media e seriamente minacciato.
Naturalmente alle delicate orecchie italiane i filtri imbottiti dei media nazionali hanno
risparmiato quasi ogni turbamento a riguardo. Però decido di rimestare in quel torbido
perché il fiuto mi dice che troverò qualcosa.
Il rapporto del John Jay College of Criminal Justice (The Nature and Scope of the
Problem of Sexual Abuse of Minors by Priests and Deacons, by Karen Terry et al.,
Washington DC: USCCB, 2004) fu commissionato dagli stessi vescovi americani per
fronteggiare l’emergenza (e per smuovere gente di questo tipo dal loro Nirvana in poltrona
non basterebbe la Seconda venuta di Gesù). È un rapporto con varie statistiche
interessanti ma ce n’è una che mi attizza di più:
È la distribuzione delle vittime in base al sesso. Il mio occhio clinico ha subito rilevato la
lieve preponderanza (81%) di vittime maschili; i preti responsabili sono per definizione
maschi (a meno che qualche donna non molto bella ma particolarmente decisa ce l’abbia
fatta a fare fesso il vescovo). Fatti 2 conti a mente, concludo che una buona stragrande
maggioranza di questi preti pedofili era gay. Ci sono 2 spiegazioni. Primo: i preti sono gay
o etero quanto la popolazione normale ma al loro interno i gay sono per natura molto più
portati alla pedofilia ed è per questo che sono l’80% dei pedofili. Non sarebbe molto
lusinghiero ma ne ho scoperte di peggio. Andiamo a chiederlo agli scienziati. È
sorprendentemente difficile trovare dati a riguardo che non siano già bollati da pregiudizi e
retorica, Bibbia, Dio, diritti civili, bambini biondi etc. È chiaro che la faccenda è una patata
bollente lanciata a scopi politici da un campo all’altro ma a me questo non interessa. A me
interessano solo i fatti. Ecco allora cosa ne dice il prof. Gregory M. Herek, docente di
psicologia alla UC Davis (California), uno specialista nel settore:
«For the present discussion, the important point is that many child molesters cannot be
meaningfully described as homosexuals, heterosexuals, or bisexuals (in the usual sense of
those terms) because they are not really capable of a relationship with an adult man or
woman. Instead of gender, their sexual attractions are based primarily on age. These
individuals – who are often characterized as fixated – are attracted to children, not to men or
women».
(http://psychology.ucdavis.edu/rainbow/html/facts_molestation.html)
Cioè un gran numero di pedofili non si può classificare come gay o etero perché
semplicemente non gli importa se maschi o femmine, basta che siano bambini. E gli altri?
«Using the fixated-regressed distinction, Groth and Birnbaum (197[SM=g27989] studied 175 adult males
who were convicted in Massachusetts of sexual assault against a child. None of the men had
an exclusively homosexual adult sexual orientation. 83 (47%) were classified as "fixated;" 70
others (40%) were classified as regressed adult heterosexuals; the remaining 22 (13%) were
classified as regressed adult bisexuals. Of the last group, Groth and Birnbaum observed that
"in their adult relationships they engaged in sex on occasion with men as well as with women.
However, in no case did this attraction to men exceed their preference for women....There
were no men who were primarily sexually attracted to other adult males...» (cit., p.180).
Cioè limitandoci a quelli che hanno una preferenza, avremmo un 40% etero contro in 13%
“bisessuale”. Un collega una volta mi rivelò che un “bisessuale” altri non è che un
omosessuale di destra. Ora grazie a lui ho anche scoperto che un “alcolizzato” è un
detective troppo cinico. Povero Owen. Comunque, facendo finta che quel 13% siano
omosessuali di destra, il rapporto tra pedofili di orientamento opposto rimane 3 a 1 a
favore degli etero. Si direbbe che la pedofilia sia collegata all’omosessualità più o meno
quanto la erre moscia alla misura di reggiseno. Cerco qualche altro studio, per avere
conferma:
? Erickson et al. (198[SM=g27989]. Behaviour patterns of child molesters. Archives of Sexual
Behaviour, 17, 77-86.
This study was based on a retrospective review of the medical records of male sex offenders
admitted to the Minnesota Security Hospital between 1975 and 1984. Apparently, 70% of the
men abused girls, 26% abused boys, and 4% abused children of both sexes. (The paper is
unclear in that it doesn't explain how perpetrators with multiple victims were counted.) The
paper asserts in passing that "Eighty-six percent of offenders against males described
themselves as homosexual or bisexual" (p. 83). However, no details are provided about how
this information was ascertained, making it difficult to interpret. Nor did the authors report the
number of homosexual versus bisexual offenders, a distinction that the Groth and Birnbaum
study (described above) indicates is relevant.
E qui danno un rapporto di 70 a 25 (un po’ meno di 3 a 1 contro le femmine). E due.
Ma basta accademia, andiamo a vedere per strada. Che dicono le statistiche criminali?
Quante sono le vittime e i pedofili di un sesso e dell’altro? Il CPIU (Counter Pedophilia
Investigative Unit) raccoglie dei dati provenienti dall’FBI, dal Dipartimento di Giustizia e dai
tribunali stessi. Loro insomma sono quelli a cui chiedere e ci vado subito (www.cpiu.us).
On a given day in 1994 there were approximately 234,000 offenders convicted of rape or
sexual assault under the care, custody or control of corrections agencies: nearly 60% of
these sex offenders are under conditional supervision in the community.
La pedofilia è un male diffuso in quanto
8 out of 10 prisoners convicted of sexual assault had committed their crime against a victim
under age 18.
Inoltre,
Convicted rape and sexual assault offenders serving time in State prisons report that twothirds
of their victims were under the age of 18, and 58% of those--or nearly 4 in 10
imprisoned violent sex offenders--said their victims were aged 12 or younger.
Cioè nel ’94 c’erano circa un centinaio di migliaio di pedofili spinti (che molestano o
violentano ragazzini/e di 12 anni o meno) dietro le sbarre in America (4 su 10 dei 200
mila)... Un brutto numero ma buono per farci statistiche. Sentiamo ancora.
All but 3% of offenders who committed violent crimes against children were male.
Quasi tutti uomini. Roba da vergognarci. Però questo dato mi rende il compito più facile
perché ora il rapporto tra pedofili gay e etero, se la materia grigia non mi si è sciolta
nell’alcool, lo si ricava semplicemente dal rapporto tra vittime maschili e femminili. No?
3 in 4 child victims of violence were female.
Cioé il 75%. 75% dei pedofili (che sono quasi tutti maschi) in galera hanno molestato
femmine. E con questo sono 3 fonti indipendenti che confermano il fatto e anche il
rapporto di 3:1 di vittime femminili. La maggioranza dei pedofili si comporta come la
maggioranza della popolazione, cioè eterosessualmente. Siamo ben lontani dallo strano
bilancio dei preti pedofili (4 su 5 vittime maschili).
Quindi non mi resta che scartare la prima ipotesi. Quel bilancio non è dovuto alla
maggiore attività pedofila della minoranza gay tra i sacerdoti cattolici. Resta un’unica
spiegazione plausibile, e cioè che se la stragrande maggioranza dei preti pedofili è
omossessuale è perché la stessa stragrande maggioranza di preti è omosessuale. I
pedofili sono la punta visibile dell’iceberg sommerso, punta che però ha la stessa
composizione del resto. Ecco un altro pezzo che si innesta perfettamente nel mio quadro.
Torno (sempre virtualmente) al di qua dell’Atlantico, riappendo il cappello e mi verso un
altro bicchierino per sedermi dietro la scrivania a riflettere. Comincia a non piacermi
questo quadro. Eppure, è lì che mi guarda. Mancano solo un paio di tasselli. Continuiamo.
Perché tanti gay tra i preti cattolici? Se entrano nel sacerdozio un motivo c’è. Penso
che la Vocazione celeste c’entri un bel niente. Vediamo invece che significa fare il prete
cattolico. Il sacerdozio cattolico è una scelta dura. A meno di salire di grado, si tratta di
lavorare molto, guadagnare poco e passare la vita praticamente da soli. Perché Madre
Chiesa da almeno un millennio ha imposto una curiosa regola, il celibato sacerdotale, che
impedisce non solo ai preti ordinati di sposarsi, ma anche agli sposati di diventare preti
introducendo di fatto l’incompatibilità assoluta tra sacerdozio e matrimonio. Ma qual è il
motivo del celibato? Ufficialmente perchè:
1) Gesù non s’è sposato
2) Sono già sposati con Gesù (o Dio, o Madre Chiesa)
3) Per rimanere casti come Dio comanda
4) Per non lasciare eventuali ricchezze a stupidi eredi laici ma ridarle al Culto
Va bene, l’ultima non è ufficiale e l’ho aggiunta io ma non me la sono certo inventata.
Ma certo è più convincente delle 3 precedenti in quanto Gesù (il cui stato civile non è per
niente menzionato nei Vangeli) è un modello per tutti i cristiani (come infatti ripetono
sempre) e non solo per preti e allora dovremmo restare tutti celibi. Lo stesso discorso per
la castità: o il sesso è un peccato (e allora ce lo vietino anche a noi) oppure no (e allora lo
permettano ai preti). Lo pseudomatrimonio colla chiesa-Dio-Gesù completa la serie
demenziale: vorrei vedere un esercito che vieti ai soldati di sposarsi perché lo sono già
con Re-Patria-Esercito o una ditta che escluda matrimoni all’infuori di quelli coi suoi
Prodotti. Il matrimonio ha sue finalità biologiche che non si applicano ad altri rapporti
emotivi e viceversa. Comincio a convincermi che ogni motivazione fornita dai Leader del
Culto non sia altro che un depistaggio e quindi la verità vada cercata da soli nel più lurido
pragmatismo.
Allora, ricominciamo: che ci guadagnano a non far sposare i preti? Sicuramente
incassano le eredità menzionate prima, ma a un grosso prezzo: di fatto impediscono alla
maggioranza di eterosessuali di unirsi a loro in sacerdozio. E, nonostante il Culto stia
perdendo preti a una velocità impressionante, si rifiutano tassativamente di rivedere la
regola del celibato, provocando perplessità anche tra gli stessi Sudditi leali, che si trovano
a dover usare le giustificazioni di cui sopra anche contro i loro stessi cervelli. Sembrerebbe
proprio che questi etero la Chiesa non ce li voglia a fare i preti. E se fosse così? Immagino
questa storiella.
Supponiamo che finalmente si decidano ad aprire i Cancelli Sacri e che decine di
migliaia di eterosessuali, felicemente sposati o fidanzati, vengano ordinati. Che bello, ora
finalmente possono servire Dio e metter su famiglia. Passa qualche mese e i coniugi felici
inciampano di fronte a questo piccolo problemino.
· Lettera b) - Somma stabilita dalla Conferenza Episcopale Italiana per il dignitoso
sostentamento dei sacerdoti (al netto dei contributi previdenziali dovuti al Fondo Clero
dell’INPS e al lordo delle ritenute fiscali):
- sacerdoti abili a prestare un servizio a tempo pieno:
da un minimo di € 10.272,00 (€ 856,00 mensili x 12 mensilità)
ad un massimo di € 19.131,60 (€ 1.594,30 mensili x 12 mensilità)
Dall’ufficio giuridico CEI
Cioè al massimo ricevono meno di 20.000 euro l’anno senza tredicesime né
quattordicesime. Un po’ strettini per mantenere una moglie e le spesucce, senza parlare
poi di figli. Ma si sa, certi bisogni superano ogni ostacolo. E allora la moglie del prete
incomincia a lavorare. Così facendo si riesce a tirare avanti, ma allo stesso tempo il prete
ha messo radici in un certo luogo. Passa ancora un po’ di tempo, arrivano i figli, ma un bel
giorno arriva dal vescovo l’ordine di trasferimento nella parrocchia Y, perché il prete locale
ha molestato una ragazzina e bisogna scoparlo sotto il tappeto per un po’; oppure perché
lui stesso ha espresso dal pulpito opinioni un po’ sovversive nei confronti del numero di
Cherubini che svolazzano in continuazione intorno al Signore. Magari, ancora, non ha
ritenuto giusto rifiutare i funerali a un poveraccio che, paralizzato a vita, ha deciso di farla
finita. Realisticamente, questo prete di mondo chinerà il capo o invece alzerà un certo
dito? Cos’è più probabile che faccia, se ha una moglie, figli a carico e soprattutto un altro
stipendio in famiglia?
Il legame tra il potere della Chiesa e i suoi operatori preti, che ora è solido come un
guinzaglio, diventerebbe della stessa consistenza di un filo di lana, come d’altronde è
successo nelle chiese protestanti, dove i capi hanno un potere molto blando di
persuasione e non certo autorità dittatoriale.
No, molto meglio avere preti che sono completamente sotto controllo, docili e
trasferibili. Celibi. Questo naturalmente porta a un afflusso maggiore di gay nel sacerdozio.
Questa è una realtà storica e per quanto il Caro Leader sbraiti l’ordine di vietare ai gay il
sacerdozio, sa che non lo può fare perché il suo sacerdozio è un guanto fatto apposta per
una mano sinistra, non per una destra, e saranno sempre mani sinistre ad indossarlo. Ciò
che lui vuole ottenere in realtà è vietare ai sacerdoti di dichiararsi gay, e questo lo può
certo ottenere: come specialisti in cortine fumogene non li batte nessuno, neanche gli
antisommossa.
Ma c’è di più. Ormai manca solo un pezzo e per quanto mi disgusti l’immagine che si è
formata (no, non e’ il Caro Leader), beh, un lavoro va finito. Anche senza paga. Sennò che
reputazione mi faccio? E poi, mi resta ancora mezza bottiglia di whisky.
Il sacerdozio cattolico è una riserva naturale di omosessuali maschi. Per un etero farsi
prete è una scelta durissima, è come infilare un pezzo quadrato in un buco tondo. Le cose
stanno diversamente per un gay, il quale passa agevolmente in quel buco. Non è possibile
che loro, in quanto prima membri e poi gestori di tutti i seminari di tutti i tempi, non lo
sappiano. L’hanno sempre saputo. Ma sebbene le regole garantiscano una maggioranza
di gay tra i preti, non assicurano che il numero di questi preti sia sufficiente. Occorre una
spinta esterna. Gli animali non entrano spontaneamente nei recinti; ci vogliono i cowboy
che ce li spingano da fuori colle fruste. Il sacerdozio, col suo celibato, fornisce una tettoia
ai gay sotto cui ripararsi, ma una tettoia è inutile se attorno non piove. Non basta creare un
ambiente favorevole all’interno, devono anche crearne uno sfavorevole all’esterno se
vogliono che gli omosessuali maschi si riparino sotto le loro tonache. Una società
omofobica è il complemento assolutamente indispensabile del loro macchinario. Solo così
si forza il gay a una scelta di vita dura, rendendola il male minore. E loro sono stati
omofobici per secoli, fomentando l’odio e le persecuzioni, contro il loro Vangelo, contro il
loro Dio, con quale motivazione? È contro natura. Già, come se il celibato e l’astinenza
fossero una scelta naturale per una specie animale come noi. Ma ormai so già che queste
ragioni ideologiche sono solo scuse. E ho scoperto il loro vero motivo, che è anche il
motivo delle fibrillazioni epilettiche attorno ai DICO. L’emancipazione degli omosessuali
perfora e sgonfia la loro riserva di preti, rendendo questi poveretti finalmente liberi di
amare e vivere alla luce del sole e non piangere nel buio di una sagrestia. Penso con
amarezza, in un istante, a tutte quelle centinaia di migliaia di ragazzi cresciuti in tutti i
paesi della Cristianità negli ultimi 2000 anni e costretti, per evitare l’ostracismo o il rogo, a
chiudersi in un seminario o in un matrimonio che per loro è come per noialtri sposarci e
avere sesso con un uomo. Il moscerino che vola oggi è sì un assassino, ma è anche un
liberatore. Ma questo a loro non importa, gli importano solo le tabelline francesi.
Ora capisco il Caro Leader. Chissà, se fossi in lui mi comporterei pure io così? Mi
volto, guardo attraverso le veneziane. Qualcuno in una stanza di là dalla strada spegne la
TV, va in un altra stanza, dove la luce era già accesa, e dopo un po’ si spegne. Pace a
loro. No, Leader, se fossi in te mi butterei in ginocchio di fronte al tuo Dio e chiederei
perdono per avere ceduto a una simile demoniaca tentazione. E, per questo, non sarò mai
in te.
È tempo di fare visita alla mia dolce metà. Bottiglia.
J. Daniels, P.I.

[Modificato da pcerini 30/07/2007 14.42]

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Re x Paolo
Eccezionale postatura!!!! Articolo veramente interessante per l'intelligenza della ricerca e per le conseguenziali deduzioni.
Questo,caro Paolo,ci fa capire che i mali della CCR sono di carattere endemico,supportati da una arroganza di potere che Cristo avrebbe loro dato!!! [SM=x1061911] [SM=x1061911] [SM=x1061911]
Non se ne può veramente più di questi manichini burattinai,predicatori di dottrine fasulle e fuori da ogni contesto umano.
Ma ora stai allegro,ci pensa Maurif a sistemare le cose!!!!
[SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909]
Stammi bene omega [SM=x1061912] [SM=x1061912] [SM=x1061912]



O=============O===========O

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Spazzatura come al solito... [SM=x1061933]


Bastano due e dico ben solo DUE citazioni bimillenarie, la prima:

1Corinzi 7:32 Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore;
1Corinzi 7:33 chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie,
1Corinzi 7:34 e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
1Corinzi 7:35 Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.

E ciò che per le dimensioni della Chiesa di allora veniva solo fortemente esortato, oggi è stato necessario stabilirlo come norma.
Nella Chiesa Cattolica di rito romano per ogni ordinato, in quella Ortodossa quantomeno per i vescovi e per i patriarchi.

La seconda:

Matteo 19:10 Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
Matteo 19:11 Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
Matteo 19:12 Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».



EVIDENTEMENTE QUESTE PAROLE ERANO ALQUANTO PROFETICHE... [SM=x1061920]


Vorrei sottolineare, in ogni caso, il continuo tentativo di puntare agli obbiettivi principali:

- MATRIMONIO DEI PRETI
- FAMIGLIA GAY

ecc...

Il resto è tutto STRUMENTO...compreso il dolore delle vittime e le vittime stesse.

Non mi soffermo sulle cavolate espresse relativamente alla pedofilia...
E' andato a cercare le casistiche che gli davano ragione...patetico.

Ciao
Mauri







-----------------------------------------

Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
30/07/2007 20:16
 
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Se non lo hai ancora capito,a nessuno piu' ormai interessa la spazzatura che posti tu,come per esempio Introvigne e Pappalardo,tanto per citare nomi da vomito!


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Re: x Paolo

Scritto da: pcerini 30/07/2007 20.16
Se non lo hai ancora capito,a nessuno piu' ormai interessa la spazzatura che posti tu,come per esempio Introvigne e Pappalardo,tanto per citare nomi da vomito!





Ti ho inviato la foto per farti meditare!!!!! [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061911] [SM=x1061911] [SM=x1061911] omega [SM=x1061912] [SM=x1061912] [SM=x1061912]



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