Ad esser sincera, caro direttore, il problema dell’esistenza di Dio non mi ha mai molto preoccupata, perlomeno per quanto riguarda la mia sorte dopo la morte. Sto tranquilla, perché nella mia vita ho sempre cercato di non far del male a nessuno, e quando ho potuto, ho cercato di fare del bene. Così, sono certa che se Dio esiste, una brava persona come me sarà accolta in paradiso a braccia aperte.
Se Dio non esiste e quindi neppure l’anima, ugualmente, e forse a maggior ragione, non devo preoccuparmi di nulla, giacché neppure saprò d’essere morta (e come potrei?). A pensarci bene, una colpa forse ce l’ho. Ma siccome Dio dovrebbe essere misericordioso, sicuramente me la perdonerebbe. Ho sempre desiderato la morte, magari anche improvvisa, indolore, del potenti cattivi della terra, ma anche dei cattivi non potenti, di tutti i violenti in genere. Ho sempre pensato: se gli venisse un colpo, l’umanità ci guadagnerebbe; un po’ di sofferenza in meno sulla terra. Assassini, sfruttatori, torturatori, stupratori, muoiano in pace e così sia.
Lettera di Veronica Tussi su La Stampa 2 luglio 2007 e pervenuta a ultimissime
www.uaar.it/news/2007/07/04/venisse-colpo-cattivi-dell...
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer