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Le vie del mercato equosolidale sono infinite

Ultimo Aggiornamento: 14/05/2007 09:02
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10/05/2007 12:14
 
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Il Commercio equo e solidale (Cees) celebra domani la sua giornata mondiale. Il Cees, o Fair Trade, è l'altra faccia della globalizzazione che, alla logica del massimo profitto, contrappone quella non profit della lotta allo sfruttamento e del consumo critico, impiantando nel Sud del mondo colture che servano anche a mitigare la povertà, rispettino la salute, le donne, i bambini, l'ambiente, la trasparenza, promuovendo lo sviluppo sostenibile e garantendo salari dignitosi.

Il movimento, che ha visto la luce fra i protestanti mennoniti americani nel 1945 e ha trovato lo slancio in Europa, a partire da Inghilterra e Olanda negli anni 60, costituisce ormai un fenomeno di mercato, seppure di nicchia: dal 2000 al 2005, in venticinque Paesi europei ha incrementato il suo valore di affari del 154 per cento, raggiungendo un fatturato di oltre 660 milioni. Quasi ottantamila i punti vendita, tra i quali prevale la grande distribuzione (oltre 57 mila supermercati e affini), seguita da circa 19 mila esercizi commerciali e poco meno di tremila "botteghe del mondo" che impegnano più di centomila volontari. In Italia, il fatturato 2006 è stato di 110 milioni: vendite al 45 per cento nella grande distribuzione e per il resto nelle circa 500 botteghe.

fonte: la Repubblica.it


qui, mi piacerebbe avere il pare di Frassinetti [SM=g28002]






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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10/05/2007 13:41
 
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Commercio Equo e Solidale
Cara nounou.

Certamente un commercio Equo e Solidale, può trovare oggi più consensi, tra la gente che comincia ad avvicinarsi a questo genere di interessi.

A Genova, questo genere di iniziativa, ha riscontrato un discreto successo, ma considerando che il "Genovese", piuttosto che spendere un centesimo in più, si fa ammazzare, ha dovuto scontrarsi con il problema, dell'accessibilità ai prezzi più elevati.

Purtroppo, la legge economica universale, che determina la formazione dei prezzi, che si realizza unendo la domanda con l'offerta, obbliga la persona che sceglie di acquistare il prodotto di Bottega Solidale, a spendere di più.
Il proprio potere di acquisto, e la propria capacità di spesa, è determinante in questo genere di sostegno, che impedisce alla massa, di potervi accedere.
Soltanto esistendo un cospicuo stipendio, ben ben al di sopra della media nazionale, consentirebbe la propria preferenza, ad alimentare l'Equo e Solidale,e quindi far valere tutto il suo significato etico.

Purtroppo, però, la realtà, non ci consente di alimentare la Bottega Solidale nel modo che servirebbe, poichè i prezzi, sono decisamente troppo più alti, rispetto a quello che la grande distribuzione riesce ad offrire, ed il rispetto dei salari a lavoratori, della sicurezza alimentare, della sicurezza sul lavoro, sono tematiche ancora troppo lontane, dalla realtà del singolo consumatore.

E' il classico gatto che si morde la coda, anche in questo caso.

Sarebbe certo giusto, che tutti acquistassero i prodotti del commercio Equo e Solidale, ma la capacità del nostro potere di acquisto, non lo consente, se non esplicitamente dovendo rinunciare di proposito, a delle quantità maggiori di prodotti più alla nostra portata economica, che si possono trovare nel canale di vendita tradizionale.

E' sempre e comunque una rinuncia ed un sacrificio del singolo, alimentare questo genere di iniziative.

Ecco che il problema dell'impoverimento individuale, anche in questo caso, torna ad essere uno dei problemi di maggior spicco e rilievo, con il quale ognuno di noi si ritrova a dover fare i conti.

Con affetto e stima.

Enrico Frassinetti
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10/05/2007 17:13
 
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E' sempre e comunque una rinuncia ed un sacrificio del singolo, alimentare questo genere di iniziative



Qui nella mia città i negozietti cominciano a crescere, ma,come ben dici, costa ancora troppo sostenere questo sviluppo, personalmente acquisto i prodotti equoin occasione di festività come Natale, per farne dono.

grazie[SM=g28002]






Nounou
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Blaise Pascal


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11/05/2007 09:47
 
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Costruire sulle solida fondamenta, significa, fare prima uno scavo profondo.
Cara nounou.

Anche quando partecipo a riunioni del tipo Beppe Grillo, La Leva, Bottega Solidale nel mondo, mi ritrovo a dire sempre le stesse cose da anni.

Se si vuole realmente fare breccia sulle persone, e consentire loro di avere le possibilità, per partecipare sempre più attivamente a questo segmento della solidarietà sociale, è estremamente necessario focalizzare prima, il problema alla radice, che impedisce il suo sviluppo e la sua espansione.

Vedi Nounou:
Il punto è proprio quello che abbiamo analizzato insieme. I prezzi troppo alti.
L'impoverimento è la causa prima, che impedisce che le persone alimentino questo genere di trend.
Più le persone si impoveriscono, più sarà rara per ognuno di loro, l'occasione di poter accedere alla Bottega Solidale.

Se il problema principale è l'impoverimento, concentrare le proprie energie sul pensare a quello che "non riusciamo a fare", è dispersivo ed irrazionale, se abbiamo chiara l'importanza della cosa, e bisognerebbe quindi e piuttosto pensare, a come poter "riuscire a fare di più", non accettando passivamente le nostre impossibilità.

Quando affermo che bisogna costruire su delle solide fondamenta, facendo prima un profondo scavo, intendo dire che prima bisogna pensare a come bloccare il nostro impoverimento individuale, poi pensare a come invertire questo processo, pensare a come trovare dei risparmi sui consumi tradizionalmente acquistati, pensare a come far rivalutare questi risparmi, e poi, ma soltanto poi, vedere di spenderli nel segmento del sostegno Equo e Solidale.
Se invece noi facciamo il procedimento inverso, cioè dilapidiamo in anticipo, tutte le nostre possibilità di riparmio nell'Equo, lo potremo fare solo per un pò, ma poi si sarebbe costretti ad abbandonare il campo, abbattuti e soffocati dalle personali necessità di tutti i giorni.

Come ho già detto, bisogna pensarci, prima di trovarsi nella situazione di povertà, la quale annullerebbe qualsiasi nostra buona intenzione ad operare per il bene comune e così riuscire a dare il nostro sensibile contributo.


Soltanto con la costanza, con la perseveranza, e sempre con più maggior risorse, sarà possibile dare e fare un significativo cambiamento nel commercio.
Purtroppo, riuscendo a farlo soltanto occasionalmente, non si potrà riuscire nel suo obiettivo finale.

Con affetto e stima.

Enrico Frassinetti
Modificato da ALPHACLUB 11/05/2007 9.51
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13/05/2007 18:12
 
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Re: Costruire sulle solida fondamenta, significa, fare prima uno scavo profondo.

Scritto da: ALPHACLUB 11/05/2007 9.47

Enrico Frassinetti
Modificato da ALPHACLUB 11/05/2007 9.51


Sono assolutamente d'accordo con te.
Sono anni che non il mio compagno tento di migliorare la mia situazione economica personale. Sono una persona assoluamente positiva, nonostante la vita mi abbia riservato moltissime delusioni e fatiche. Ce la faremo e un giorno, quando sarò arrivata ad ottenere uan vita economicamente degna, aiuterò coloro che hanno bisogno! Ora come ora, a volte mi rattristo molto per non poter ad esmepio comprare prodotti equo, ma non posso permettermelo.
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Re: Re: Costruire sulle solida fondamenta, significa, fare prima uno scavo profondo.

Scritto da: @Salila@ 13/05/2007 18.12

Sono assolutamente d'accordo con te.
Sono anni che non il mio compagno tento di migliorare la mia situazione economica personale. Sono una persona assoluamente positiva, nonostante la vita mi abbia riservato moltissime delusioni e fatiche. Ce la faremo e un giorno, quando sarò arrivata ad ottenere uan vita economicamente degna, aiuterò coloro che hanno bisogno! Ora come ora, a volte mi rattristo molto per non poter ad esmepio comprare prodotti equo, ma non posso permettermelo.



Cara Salila.

Dalle tue parole, noto un sincero tuo desiderio a fare quanto dici.
E'anche vero che se la nostra personale situazione economica, ci consente appena di autosostenerci, sicuramente soffriremo molto per il fatto di non poter fare nulla, o troppo poco, per gli altri.

Purtroppo, però, il sistema economico che ci circonda, ci illude che la nostra posizione possa migliorare per noi stessi.
Essere positivi, non dovrebbe significare vivere nell'irrealtà, o nell'illusione di poter migliorare, facendo le stesse cose che si fanno da anni.
Questi banchieri, questi politici, lo sanno molto bene, come circuire i cittadini, che molto facilmente cadono nelle loro trappole di false promesse.
La realtà è e sarà soltanto una.
Riconquistare la Sovranità Monetaria individuale, staccandosi da quella imposta dal sistema.
Non c'è altra via di uscita, per poterci migliorare economicamente.

Per farlo, bisogna comprendere i meccanismi che questa distorta economia ci procura, eluderli ed escluderli dal nostro comportamento.

Sarò veramente felice, se tu e il tuo compagno, ne comprenderete profondamente i motivi con cui l'impoverimento del singolo individuo, è dovuto ad un sistematico comportamento individuale, che questi potenti, ci hanno insegnato a perseguire nell'ignoranza.

Il modo di poter realmente migliorarci economicamente, esiste.
Ma bisogna spingersi oltre ciò che è la semplice apparenza.

Con stima ed affetto.

Enrico Frassinetti
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