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Se Dio è maschio, allora il maschio è Dio.

Ultimo Aggiornamento: 14/05/2007 18:10
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Cenni di teologia femminista.

[SM=x1061915]

Carissimi,

nella mia ricerca teologica, finalizzata al recupero della figura femminile biblica ed extrabiblica, un percorso obbligato è, sicuramente, il passaggio attraverso la Teologia femminista.
Non ho, naturalmente, alcuna pretesa di rivelare chissà quale verità....
Solo esporre ciò che, su questa Terra, anima menti e cuori di donna!
E, come tale, degno di nota e di rispetto.
[SM=x1061918]
Questo movimento nasce negli Stati Uniti nel 1895 e prosegue allargandosi, oggi, in ogni continente e in tutte le principali religioni.
Le teologhe femministe, riflettono su Dio a partire dalla consapevolezza del loro essere donne, in un mondo costruito al maschile.
[SM=g27994]
Essa non si riferisce ai cosiddetti "temi delle donne", ovvero al loro vissuto femminile all' interno di una struttura patriarcale, ma rappresenta un vero cambio di paradigma, ovvero un modo completamente nuovo di intendere Dio.
In particolare si rileva che i temi trattati dalla teologia rispecchiano un' esperienza maschile, mentre gli aspetti femminili sono assenti.
Verificando che la produzione teologica si snoda in modo "androcentrico", la T.F. smaschera la tradizione, e rivela che, sotto la presunzione di universalità, c'è una parzialità sessuata la quale parla al maschile non solo a proposito di donne, ma su ogni aspetto della fede.
[SM=g27995]
Partendo dalla convinzione che il Cristianesimo sia un messaggio di liberazione, la T.F. è impegnata in un' opera di liberazione di tale messaggio dagli involucri del potere maschile.
Essa va alla ricerca di tutto ciò che, nel Cristianesimo, promuove la dignità delle donne, ritorna alle fonti andando alla ricerca, nelle Scritture, nella storia, nella spiritualità, di un pensiero diverso, attento all' esperienza delle donne, recuperando ogni elemento di libertà per gli esseri umani in generale e per la donna in particolare.
Essa rileva che, nel patriarcato, in particolare in quello dell' egemonia religiosa maschile, Dio Padre, diventa garante di un ordine socio-simbolico caratterizzato da rapporti di diseguaglianza, di dominio, di oppressione e, con questa struttura, esso legittima interessi e privilegi della classe maschile dominante.
[SM=g27992]
La T.F. va alla ricerca minuziosa di "semi di libertà" che testimoniano l' appartenenza del genere femminile alla originale "immagine e somiglianza" divina.
[SM=g27985]
La teologa femminista Mary Daly, sostiene che "se Dio è maschio, allora il maschio è Dio", il fatto quindi, che si pensi a Dio in termini prettamente maschili, supporta l' immaginario maschile, e legittima la sua identificazione nella rappresentazione tangibile di Dio stesso.
Nell' Antico Testamento, in particolare in riferimanto alla scrittura ebraica ed ai suoi simboli, è possibile riscontrare questi "semi" al femminile un po' ovunque.
Una sorta di messaggio criptato con cui, Dio stesso, sembra esprimere il desiderio di riscoperta della divinità femminile e della sua definitiva manifestazione in un tempo di maturità spirituale ormai prossimo.
[SM=x1061918]
Le traduzioni tradizionali hanno, a loro volta, negato questo aspetto perpetrando ciò che, dalle origini, si è manifestata come parzialità della figura divina, sminuendone il messaggio e la potenza creativa e innovativa.
Traendo forza dalla consapevolezza che l' ignoranza è il miglior alleato del potere costituito, la teologia tradizionale ha oscurato la divinità, frammentandola e separandola dal suo significato poichè, laddove esiste separazione, impera il dominio dell' essere umano sull' essere umano, "a suo danno".
Come ebbi già a dire, la verità è come un seme sotto il cemento: essa germoglia comunque e con la sua apparente fragilità, si fa strada, con un impensabile forza vitale, fino a spezzare ogni catena, e diventando un faro di riferimento per ogni mente davvero libera.
[SM=x1061920]
In questa discussione, vorrei affrontare, sebbene nel poco tempo che ho a disposizione, alcuni aspetti, sia della T.F. che dei termini Ebraici oggi riscoperti e rivalutati da molti studiosi, quasi archeologicamente....
E ri-raccontare le donne bibliche alla luce della loro reale dignità divina.
Anche se credo che....mi ci vorranno mille anni!
[SM=x1061932]
Pinoooo....ce lo abbiamo tutto sto tempoo??

BHO!!!

[SM=x1061951]

[SM=x1061916] [SM=x1061917] [SM=x1061918]






Marina
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Re:
molto interessante, anche se personalmente non ha molta importamza per me in quanto non credo molto nella bibbia, nel senso che cmq è stata scritta ed interpretata dall'uomo..per cui..era facile tramite questo sacro scritto..manipolare gli "ingenui".
I soli 10 comandamenti non convincono per nulla. A mio parere, se Dio è amore puro..già non avrebbe creato 10 regole! LE REGOLE CHE L'UOMO DEVE SEGUIRE PER ESSERE DEGNO DEL PARADISO! mmmmm....
e per lui uomo e donna sono differenti in quanto due parti differenti ma facente parte di un'unica medaglia. Ad esempio tutto ciò che abbiamo intorno, uomini, animali, piante...ogni cosa, ogni essere è una parte di dio..per tanto dio è tutto e tutto è Uno. Questo è il mio pensiero ovviamente. Dunque è cmq affascinante smuovere le acque in modo che i cattolici possano reinterpretare la bibbia. Alcuni di noi non sono in grado di "vedere" a soli.
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30/04/2007 21:29
 
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Da umani abbiamo la tendenza a classificare al maschile o al femminile.
Dio e gli angeli non seguono questi criteri.
Dio capisce perfettamente l'animo umano, sia che sia di una donna che di un uomo e li capisce al 100% non al 10% o al 60%, li capisce nella loro totalità. Non c'è essere nell'universo che capisce meglio una donna di Dio, e questo vale pure al maschile.
Flavio [SM=x1061918]
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30/04/2007 23:24
 
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Nikita scrive:

In questa discussione, vorrei affrontare, sebbene nel poco tempo che ho a disposizione, alcuni aspetti, sia della T.F. che dei termini Ebraici oggi riscoperti e rivalutati da molti studiosi, quasi archeologicamente....
E ri-raccontare le donne bibliche alla luce della loro reale dignità divina.
Anche se credo che....mi ci vorranno mille anni!

Pinoooo....ce lo abbiamo tutto sto tempoo??

BHO!!!



In galati 3:26-28 si dice che presso Dio, non c'è né maschio né femmina, ma sono tutti uniti nel Cristo.

Dio non è né maschio né femmina, ma è Dio, il Creatore.

Può darsi che Dio abbia altre manifestazioni oltre ad essere Creatore, non lo sappiamo, non ci è dato di saperlo.


[SM=x1061948]



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Re:

Scritto da:
Può darsi che Dio abbia altre manifestazioni oltre ad essere Creatore, non lo sappiamo, non ci è dato di saperlo.


[SM=x1061948]


in che senso Pino?
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02/05/2007 07:30
 
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Dio non è nè maschio nè femmina, come ha detto Pino.

Non c'è una "divinità maschile" ed una "divinità femminile".
L'essere maschio e l'essere femmina è una "questione" naturale...
Dio, essendo un essere puramente spirituale, non ha bisogno di affrontare tali questioni.

Pertanto Dio, nell'Antico Testamento, è spesso rappresentato con l'autorità del Padre, ma è anche un Dio "Misericordioso"...in ebraico "rachum" la cui radice (RCHM) rimanda al termine "rechem" che significa grembo femminile.

Ciao
Mauri



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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Re:

Scritto da: MauriF 02/05/2007 7.30
Dio non è nè maschio nè femmina, come ha detto Pino.

Non c'è una "divinità maschile" ed una "divinità femminile".
L'essere maschio e l'essere femmina è una "questione" naturale...
Dio, essendo un essere puramente spirituale, non ha bisogno di affrontare tali questioni.

Pertanto Dio, nell'Antico Testamento, è spesso rappresentato con l'autorità del Padre, ma è anche un Dio "Misericordioso"...in ebraico "rachum" la cui radice (RCHM) rimanda al termine "rechem" che significa grembo femminile.

Ciao

Mauri



Infatti, parlando di misericordia, Dio usa l'esempio massimo per applicare tale sentimento, quello di una donna che allatta il figlio del suo ventre, in Isaia 49:15, ponendo una domanda (cito a memoria): "Può una donna dimenticarsi di allattare il figlio del suo grembo e non averne pietà? Pure molte donne possono dimenticarsi, ma io non ti dimenticherò, Israele!"
La misericordia di Dio ha a che fare con le viscere, con le intime emozioni, con la pietà, con quella compassione che solo una mamma per il neonato può avere, perchè è indifeso e bisognoso della massima protezione.
Il termine ebraico della misericordia, citato da MauriF, è anche riportato per descrivere i sentimenti di Giuseppe, quando incontra i suoi fratelli che lo avevano venduto (Genesi 43:30).






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Re: Re:

Scritto da: @Salila@ 01/05/2007 14.26

in che senso Pino?



Nel senso che Dio si è manifestato a noi come creatore, come atemporale, non sappiamo altro.
Certo, Dio, avrà altre qualità, altre manifestazioni, che al momento non conosciamo per le nostre umane limitazioni.
Conosciamo soltanto un aspetto della Sua immensa personalità!



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Dio non è nè maschio nè femmina, come ha detto Pino


[SM=x1061918]
Io parto da un presupposto totalmente diverso : ovvero, Dio è sia maschio che femmina.
La mia ammirazione per la lingua Ebraica e per i tesori che nasconde nella sua espressione sia figurativa che, per certi versi, poetica, sicuramente, matematica, scientifica e geometrica, mi porta a valutare la creazione umana come un complesso di termini che portano ad un' unità inscindibile.
L' analisi delle parole : uomo, donna, maschio, femmina, adamo, terra, sangue, fuoco e molti altri ancora formano un puzzle che può essere riscostruito con buona approssimazione.
Alcuni nomi divini, come è stato detto, hanno in se, un profondo significato femminile.
Si tratta di addentrarsi nello spirito del linguaggio, nelle sue manifestazioni trascendenti, ed anche, mio malgrado....nel suo significato puramente matematico.
Ma non si tratta solo di ragionamenti logici.
Cè molto di più da "sentire".
Credo che la nostra divina appartenenza possa essere una strada lunga, ma percorribile, per giungere alla Fonte.
Ogni ragionamento quì esposto è un bell' esempio di ricerca interiore.
Mi piacerebbe, però, sapere qualcosa di più su ciò che anima Salila, e sui motivi che la spingono a non credere nella Bibbia....
Salila... hai voglia di spiegarmi?
Sai che sono affascinata dai tuoi modi gentili...parlare con te è una gioia!

[SM=x1061915]





Marina
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Re:

Scritto da: nikitha 02/05/2007 16.04

Dio non è nè maschio nè femmina, come ha detto Pino


[SM=x1061918]
Io parto da un presupposto totalmente diverso : ovvero, Dio è sia maschio che femmina.
La mia ammirazione per la lingua Ebraica e per i tesori che nasconde nella sua espressione sia figurativa che, per certi versi, poetica, sicuramente, matematica, scientifica e geometrica, mi porta a valutare la creazione umana come un complesso di termini che portano ad un' unità inscindibile.
L' analisi delle parole : uomo, donna, maschio, femmina, adamo, terra, sangue, fuoco e molti altri ancora formano un puzzle che può essere riscostruito con buona approssimazione.
Alcuni nomi divini, come è stato detto, hanno in se, un profondo significato femminile.
Si tratta di addentrarsi nello spirito del linguaggio, nelle sue manifestazioni trascendenti, ed anche, mio malgrado....nel suo significato puramente matematico.
Ma non si tratta solo di ragionamenti logici.
Cè molto di più da "sentire".
Credo che la nostra divina appartenenza possa essere una strada lunga, ma percorribile, per giungere alla Fonte.
Ogni ragionamento quì esposto è un bell' esempio di ricerca interiore.
Mi piacerebbe, però, sapere qualcosa di più su ciò che anima Salila, e sui motivi che la spingono a non credere nella Bibbia....
Salila... hai voglia di spiegarmi?
Sai che sono affascinata dai tuoi modi gentili...parlare con te è una gioia!

[SM=x1061915]




caspita carissima, mi fai arrossire!!! [SM=x1061932] grazie per le bellissime parole e contraccambio con affetto [SM=x1061918]
Il mio discorso sulla Bibbia è molto semplice, ma non sono una studiosa di questo libro come forse lo siete voi. Non l'ho mai letto ma conosco ciò che molti citano spesso, e che quindi un pò tutti sappiamo per sentito dire.
Vedi io parto dal presupposto che la Bibbia sia opera di un essere umano. Quando qualche uomo cerca di entrare in contatto con Dio o quando Dio ritiene che quest'uomo sia pronto e aperto per poter ricevere un suo messaggio, l'uomo stesso deve fare i conti con i propri schemi metali, con le paure, con gli istinti, con gli insegnamenti sociali e i condizionamenti! Dio non ci parla con parole simili alle ns, il suo linguaggio è talmente....bo?...che non è per nulla semplice tradurre ciò che invia nel ns cuore, con parole. Le parole sono schemi e Dio non può rientrare in nessuno schema. Capisci cosa voglio dire?
Ciò che sto dicendo può essere compreso ad esmepio da chi ha avuto esperienze extrasensoriali, se vogliamo dire così!
Quindi..scrivere la Bibbia sarà stata senz'altro un'impresa immane e difficile.
Possiamo anche considerare i sogni come esempio...a volte i sogni sono veri messaggi...in modo diverso il ns cervello non riuscirebbe a comprendere le "parole" di chi cerca di com8unicare con noi
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