"I Giorni dell' Odio".

Il mistero di Ciudad Juarez


Da oggi, nelle sale cinematografiche italiane, è in programmazione il film "Bordertown".
Il Regista G. Nava ha deciso di documentare e portare alla luce una realtà che, da anni, centinaia di donne messicane vivono drammaticamente, in una quotidianità oltre i limiti dell' umana sopportazione.
Presentato in anteprima al Festival di Berlino, e patrocinato da Amnesty International, il film racconta, a tinte forti,
un crimine efferato che, dal 1993 ad oggi, si stà perpetrando a spese di centinaia di donne messicane di Ciudad Juarez, una città di 1.500.000 abitanti che, dopo la firma dell' Accordo di Libero Commercio Nord Americano, ha iniziato a produrre, a basso costo, beni di consumo per il mercato americano.
Il lavoro offerto dalle fabbriche, denominate "maquiladoras" è sottopagato e senza alcuna tutela, e viene svolto da folle di immigrati che provengono dalle zone povere degli stati limitrofi, e da donne giovani in gravi difficoltà.
Dato il rapidissimo incremento demografico della città, e l' assoluto disinteresse rivolto alla mano d'opera e alla forza lavoro, i cittadini non beneficaino di alcun servizio nè di alcun tipo di infrastruttura.
In questa città, in cui il predominio maschile caratterizza ogni livello dell' organizzazione sociale, la violenza verso le donne si esprime tanto nell' ambiente domestico quanto in quello lavorativo.
Nel solo anno 2001, le denunce presentate per stupro sono state 4.540.
Per un totale di 12 al giorno, solo per quelle dichiarate.
Ma il fenomeno più drammatico è l' omicidio di massa di donne e ragazze tra i 13 e i 27 anni, che da 14 anni a questa parte ha mietuto un migliaio di vittime, di cui 600 scomparse senza lasciar traccia e 400 circa, di cui è stato ritrovato il cadavere orrendamente mutilato.
Dal momento in cui l' opinione pubblica e le associazioni per i diritti umani hanno iniziato a interessarsi del problema ed a fare pressioni alle autorità, i corpi sono stati fatti sparire nella quasi totalità dei casi.
Il sistema abituale si chiama " lechada", un liquido corrosivo composto da calce viva e acidi, che scioglie rapidamente carne ed ossa senza lasciare traccia.
E' stato accertato dal "Centro de Asesorias de las Mujeres" che le donne sequestrate non venivano uccise, ma tenute in ostaggio, violentate e torturate, e, probabilmente, filmate per la produzione di " snuff muvies" dove, come è noto, stupro, tortura e omicidio, vengono registrati in diretta per poi essere messi in commercio.
La strategia dei governatori per risolvere gli assassinii seriali delle donne a Ciudad Juarez ha portato ad una sequela di falsificazioni che, sostanzialmente, incolpavano e condannavano degli innocenti.
D' altra parte, chi difendeva i falsi colpevoli, subiva la stessa sorte delle vittime.
Avvocati, loro familiari, giornalisti, giudici, procuratori, sono stati assassinati o hanno ricevuto minacce di morte per far si che le indagini fossero abbandonate.
Il profilo criminologico di questi omicidi si avvicinerebbe, secondo gli studiosi del fenomeno, a quello che si definisce "assassinio per divertimento", o spree murders.
Molte testimonianze dimostrano che alcuni omicidi di donne sono stati commessi da assassini protetti sia dalle forze di polizia che da personaggi che occupano posizioni politiche prioritarie o narcotrafficanti legati al potere locale e al contrabbando internazionale.
Sta di fatto che questi orrendi crimini godono ancora della più totale impunità, mentre, per tutte le donne, Ciudad Juarez,è diventato il luogo più pericoloso del mondo.
In questo secolo, dove la violenza impera e i killers si moltiplicano come una piaga senza confini, questa metropoli messicana è, e rimane, l' emblema assoluto dell' umiliazione, del disprezzo, della prevaricazione e dell' odio sessista nei confronti di tutto il genere femminile.

Non e' possibile che succedano ancora cose di questo tipo. E' una vergogna da estirpare il piu' velocemente possibile.
Flavio

Non e' possibile che succedano ancora cose di questo tipo. E' una vergogna da estirpare il piu' velocemente possibile.
Flavio

La potenza dell' informazione diventa nulla senza l' azione.
Il problema è che non ci sono punti di riferimento sicuri, nè sufficiente unità, nè alcuna protezione contro la violenza del potere.
In un pianeta dove il danaro è l' unico mezzo e l'unico fine, piccoli nuclei di resistenza possono solo scalfire l' esercizio della violenza.
Ma, puntualmente, essa si ripresenta in altri luoghi ed in altre dimensioni dell' esistenza umana.
E' necessario essere autori di un cambiamento di direzione che realizzi la sua nascita da una totale separazione dal sistema di partenza.
Non una clonazione, quindi, basata sugli stessi parametri strutturali, anche se con obiettivi dissimili, bensì una scissione totale che conduca ad un concetto totalmente diverso di vissuto individuale, nonchè collettivo.
Ma i concetti semplici non vengono mai compresi.....

Ma i concetti semplici non vengono mai compresi.....

Specialmente quando vanno contro gli interessi di gente senza alcun scrupolo...

Flavio