DESAPARECIDOS, DRAMMA ANCHE ITALIANO
ROMA - La Corte d'Assise di Roma ha condannato all'ergastolo cinque ex ufficiali della Marina argentina accusati di omicidio volontario plurimo premeditato in relazione alla morte di Angela Aieta, Giovanni e Susanna Pegoraro, tre cittadini di origine italiana scomparsi nel Paese sudamericano durante la dittatura (1976-1983). In quegli anni sparirono circa 30 mila persone, tra cui un migliaio di nostri connazionali.
I cinque condannati sono Jorge Eduardo Acosta, Alfredo Ignacio Astiz, Jorge Raul Vildoza, Hector Antonio Febres e Antonio Vanek. Un fragoroso applauso del pubblico ha accolto il verdetto.
La sentenza e' andata al di la' delle aspettative: il pubblico ministero Francesco Caporale (nella foto in alto) aveva infatti chiesto, il 28 febbraio scorso, quattro ergastoli e l'assoluzione per Antonio Vanek. Soddisfazione e' stata espressa dal pm, dalle parti civili avvocati Giancarlo Maniga e Marcello Gentili. Quest'ultimo ha tenuto a sottolineare che "la condanna anche di Vanek - che noi abbiamo dimostrato essere il coordinatore dei voli della morte - fa salva la memoria di tutte le vittime e fa salva la sofferenza di tutti i vivi". Soddisfazione anche dall'Avvocatura dello Stato e dalla provincia di Cosenza, parti civili nel processo.
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“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer