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19/02/2007 15:28 | |
Trent'anni fa, tra il 1975 ed il 1977, avendo fatto il carcere militare per essermi rifiutato di indossare la divisa, il qualità di testimone di Geova, ho conosciuto molti "commilitoni" che hanno condiviso con me lo stesso "rancio"!
In questi spazi virtuali, ho conosciuto soltanto Achille Lorenzi, come appartenente a quel "periodo".
Mi ricordo di due persone in particolare: Claudio Ingrosso e Enrico De Bonfilis.
Con questi due ragazzi, ho condiviso la stessa cella, si trattava, certamente, delle più forti personalità che io avessi conosciuto.
Nacque un'importante amicizia con entrambi questi due coetanei.
Anche dopo l'esperienza del carcere mantenemmo i contatti.
Poi, un bel giorno, tra il 1978 e il 1979, non ebbi più notizie di Claudio Ingrosso.
Nel 1979, ad un'assemblea dei testimoni di Geova di Foggia o di Bari, non ricordo bene, mi incontrai con Enrico De Bonfilis, addetto alle comunicazioni con la stampa. In quell'occasione, mi presentò Giuseppe Bertini, un uomo di circa 70 anni che mi fece molta impressione per la grande personalità.
-Apro una parentesi, Giuseppe Bertini, è morto ieri all'età di 97 anni, essendo nato il 09/02/1910. Oggi, alle 16,00, i funerali. Certamente uno dei testimoni di Geova più conosciuti della Puglia. Era un ministro di culto e per quel poco che lo avevo conosciuto, un uomo di grande esempio di fede cristiana, cui rendo il mio omaggio e le mie condoglianze alla sua meravigliosa famiglia.-
Purtroppo, Enrico De Bonfilis, morì, poco dopo averlo incontrato in un tragico incidente in una piscina comunale. Qui saluto la mamma Teresa ed il fratello che lui amava intensamente, Massimo.
Oggi ho fatto alcune telefonate, perchè volevo trovare notizie di Claudio Ingrosso.
Ho telefonato ad un artigiano di Bari, mio ex compagno di cella, che dopo avermi confermato del decesso di Bertini, mi disse che anche lui non aveva più notizie di Claudio Ingrosso.
E' stata una telefonata emozionante, perchè dopo 30 anni di silenzio, ci trovammo a parlare immaginandoci ancora ventenni dentro quella cella. L'imbarazzo iniziale è stato motivato anche dalle nostre posizioni. Lui è ancora un testimone di Geova attivo e operativo, ciò nonostante, ha affrontato la telefonata con un forte spirito cristiano, dichiarandomi subito la sua identità che io rispetto, ma mostrando anche una disponibilità di pensiero più aperto di tanti altri.
Cari amici, volevo informarvi di questa mia esperienza e di come, a volte, partendo da una ricerca si arriva a scoprire un mondo che può essere più aperto di quello che immaginiamo.
Mi dicono che Claudio Ingrosso vive in Inghilterra!
Se qualcuno che mi legge sa qualcosa di più, sarei lieto di saperlo.
Saluti a tutti
Pino
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