Carissimi,
sono entrata da poco in questo forum , quindi, non ho ancora avuto il piacere di conoscervi a fondo.
Mi occupo, accanto a mio marito, di politica economica ma, fondamentalmente, il mio primario interesse di studio riguarda la "Teologia femminista".
Non divido mai ciò che l' universo umano rappresenta dal concetto della Divinità e dallo scopo verso il quale, in modi differenti ma sempre unici ed importanti, siamo protesi.
Ma, perdonatemi, questo discorso dell' amore corrisposto, senza sesso, mi lascia sbigottita.
In quale dimensione e rispetto a quale tipo di sacrificio o di volontà espiatoria fate riferimento per giustificare un simile atteggiamento autolimitante?
Precisamente, quale vantaggio emozionale o spirituale o puramente scientifico vi porterebbe sperimentare una situazione così profondamente innaturale?
Forse l' emozione rappresenta un aspetto deviante o fuorviante rispetto all' approfondimento della conoscenza o della saggezza?
Sinceramente non sono affatto daccordo.
Con tutto il rispetto per voi, e per le vostre idee, sinceramente e naturalmente poichè, come esseri umani, sono felice delle nostre diversità, che rappresentano per me, misure di scambio costruttivo.
E perchè, pur dissentendo, non scrivo per provocare o irritare i vostri animi.
Ma, perfino nei miei più profondi studi spirituali, non ho mai trovato, pur vagliando a fondo, qualcosa che possa giustificare un simile concetto.
L' idea distorta che una donna possa amare senza il profondo trasporto sessuale che, generalmente, l' uomo manifesta e gode appieno, è una terribile menzogna.
Noi donne abbiamo creduto per secoli e millenni che questa fosse la nostra natura, poichè, data la nostra posizione alienata dal comune vivere sociale e dalla sopraffazione dei nostri piu' semplici diritti, compreso quello del godimento sessuale, pieno appannaggio dell' uomo, abbiamo commesso l'errore di cancellare ciò che non ci è stato concesso, quale fosse una nostra caratteristica biologica.
Ebbene, sinceramente, in questo sono dalla parte degli uomini.
Nulla di divino ci vieta di godere pienamente, assieme ai nostri compagni una relazione sessuale intensa ed appagante.
Date tutte voi stesse, con trasporto, originalità, creatività a questa fantastica offerta divina che è la sessualità!
E non pensate neppure per un attimo che l' astinenza sia una pratica purificatrice o mezzo per il raggiungimento di una piu' elevata spiritualità.
Dio creò l' uomo e la donna e, a quanto ben ricordo, non diede loro nessun comando di sacrificio sessuale.
Anzi.... l' unione profonda, spirituale, emozionale, intellettuale e sessuale è ciò che, se perfettamente eseguita, ha in se la potenzialità di renderci come Dio ci ha creati entrambi: a Sua immagine e somiglianza.
Con affetto,
Marina.
Marina