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"LA FABBRICA DEL SORRISO"

Ultimo Aggiornamento: 03/01/2007 20:06
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02/01/2007 17:26
 
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Da molto tempo, con diversi amici, residenti in alcune regioni italiane, stiamo discutendo sulla creazione di un Ente, che istituzionalizzi una serie di attività condivise, che si intende sviluppare, in Italia ed all’estero.

Io ho qualche esperienza di “Enti”, dato che ne ho realizzati diversi, sia nel settore della prevenzione al disagio, sia nel settore dei progetti umanitari, e l’ultimo circa quattro mesi fa, nel settore della cooperazione e sviluppo delle imprese all’estero; una vera e propria Camera di Commercio (Unione Camere di Commercio Europa Orientale - U.C.C.E.O.), un Sindacato Autonomo Nazionale (F.I.L.E. Federazione Italiana Lavoratori Emigranti).

In realtà, in questo mondo c’è già tutto. Ci sono decine di migliaia di Associazioni, di Cooperative, di Onlus, di ONG, di Enti Morali, di Fondazioni, di Confraternite, ecc.

Perché creare un altro Ente?

Voi, a mio parere, “dovete” creare un nuovo Ente, perché voi tutti siete persone che, in comune, avete principi, valori, sentimenti ed esperienze.

L’Ente è lo strumento che vi permette “l’azione istituzionalizzata” legittimata a svolgere tutte quelle attività che occorrono, a favore delle persone, per colmare “il vuoto delle Istituzioni” che non si possono occupare o non lo fanno in maniera soddisfacente.

L’Ente ideale dovrebbe occuparsi di:

• Difesa dei diritti civili ed umani.
• Sostegno psicologico alle persone che hanno difficoltà esistenziali (io mi prenoto)
• Progetti di solidarietà umana
• Realizzazione di posti di lavoro protetti, a favore delle persone inoccupate, over …
• Creare gli spazi lavorativi interni all’Ente, affinché il futuro socio possa realizzarsi, secondo le sue capacità ed aspirazioni
• Creare un centro studi, con relative commissioni, che si occupino dei vari settori di sviluppo umano, sociale, imprenditoriale, culturale, del diritto e soprattutto porre le basi di proposta sulla costruzione di una democrazia a misura d’uomo e degli interessi collettivi; ossia un osservatorio che dovrà lavorare ad un modello sociale possibile, da proporre ad alcuni “Parlamenti sensibili”.
• Corsi di formazione nei diversi settori.
• Creazione di progetti comuni, da realizzare con altri Enti, in Italia ed all’estero.
• Centri d’ascolto
• Sulle orme di Marco Polo: dall’ Italia in Cina attraverso 11 nazioni.
• Una regione povera, una farmacia, un medico, una speranza di sopravvivere.
• ecc.

prima di andare oltre, occorre capire quale grado di condivisione vi sia, su questa proposta, in alcuni di voi ed in alcuni di coloro che, per curiosità, visitano il Forum.
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Gianfranco
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02/01/2007 19:39
 
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Nel mese di settembre si è parlato di una inziativa, che per il momento è rimasta sospesa, ma non abbandonata come idea!
Caro Gianfranco ti invito a leggere il link dove se ne è parlato:

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=84889&...

Spero che queste informazioni ti/ci aiutino a riconsiderare questa idea!

Un abbraccio
pino
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03/01/2007 17:05
 
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"LA FABBRICA DEL SORRISO: PROPOSTA DI STATUTO"


Scritto da: Gianfranco Suma 02/01/2007 17.26

Perché creare un altro Ente?
Voi, a mio parere, “dovete” creare un nuovo Ente, perché voi tutti siete persone che, in comune, avete principi, valori, sentimenti ed esperienze.



Carissimo Gianfranco,

Innanzitutto, in aggiunta al significativo link indicato da Pino Lupo, mi sembra opportuno richiamare anche in questa sede i pensieri positivi espressi con riferimento al “CENTRO STUDI VITALE – FALLACARA – PICCIONI” che, seppure tra mille difficoltà, sta già operando attivamente da alcuni mesi.

Sullo stesso tema sono state argomentate riflessioni significative anche sul sito amico InfotdGeova LiberaMente.
Al riguardo, chi vuole può verificare qui:
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=84889&...
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=4428...

In secondo luogo, scherzando … seriamente, ti faccio subito rilevare che, invece di scrivere "voi dovete", avresti dovuto scrivere "NOI DOBBIAMO" perché, a ben guardare, insieme a TE, noi abbiamo in comune "principi, valori, sentimenti ed esperienze".

Realmente, come già opportunamente evidenziato, la tua idea si inscrive magnificamente nel solco già tracciato da un'altra persona ricca di 'sante intenzioni buone' che corrisponde al nome di Nicodemo CEREBRALE, autore di un progetto ambizioso, di carattere transnazionale, finalizzato alla tutela delle Libertà e dei Diritti Umani Fondamentali.

Ad ogni effetto di legge, anche la nobile Iniziativa da te suggerita potrebbe essere associata ai nobili scopi umanitari del CAT – Centro di Ascolto Telematico “Soccorso Spirituale”.
In tal caso, considerami a tuo servizio.

Vedi Gianfranco, mediante una, dieci, cento, mille ‘fabbriche del sorriso’, con le buone o con le cattive (mi riferisco alle sempre più indispensabili denunce civili e/o penali), i vertici spiritualmente corrotti dell’Ente giuridico CCT/WTS “devono” essere costretti ad abbandonare definitivamente le pratiche diaboliche della “VIOLAZIONE SISTEMATICA DEI DIRITTI UMANI FONDAMENTALI” e del “MICIDIALE OSTRACISMO PERENNE E ASSOLUTO” conseguente a tutti i casi di dimissioni/dissociazioni/disassociazioni dalle oltre 3.000 congregazioni locali dei “cristiani” Testimoni di Geova.

In tale ottica positiva, dovutamente ritoccata, non esito a trascrivere, qui di seguito, la parte più significativa (Artt. 1-4) della bozza di Statuto che potrebbe reggere le sorti della istituenda ‘Fabbrica del sorriso’ di prossima, auspicabile costituzione.

Ti sarò particolarmente grato se, magari in diretta, cioè con lo stesso mezzo di comunicazione, vorrai apportare suggerimenti e consigli pratici dettati dal tua ultraventennale esperienza “sul campo”.

Cordialità. Vito Pucci

******


ASS. TUTELA DIRITTI UMANI FONDAMENTALI
“LA FABBRICA DEL SORRISO – SOCCORSO SPIRITUALE”
Corso Cincinnato 222 – TORINO



STATUTO

COSTITUZIONE - SEDE - DURATA - SCOPI

Art. 1

E’ costituita l’Associazione di volontariato per la Tutela dei Diritti Umani Fondamentali denominata “LA FABBRICA DEL SORRISO – SOCCORSO SPIRITUALE”
Essa è retta dal presente Statuto e dalle norme di legge vigenti in materia e si ispira agli ideali indicati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata e proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10/12/1948, ribaditi e rafforzati dalla Costituzione della Repubblica italiana.

Art. 2

L’Associazione ha sede in Torino, Corso Cincinnato 222.

Art. 3

La durata dell’Associazione è illimitata.

Art. 4

L’Associazione non ha finalità lucrative e non si propone guadagno pecuniario. Essa è apolitica e si propone la tutela dei diritti umani fondamentali di ogni persona in campo religioso, dagli abusi perpetrati per mano degli Enti Religiosi di appartenenza, in completa violazione dei diritti garantiti dallo Stato di Diritto, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali e di nazione di residenza.
In particolare l’Associazione si propone di promuovere l’osservanza concreta ed effettiva -sia in sede giurisdizionale sia in sede amministrativa- delle norme interne e di carattere internazionale riguardanti la tutela dei diritti umani affinché ogni individuo fruisca effettivamente della tutela cui ha diritto anche in base alle norme internazionali efficaci per l’ordinamento giuridico interno.
L’Associazione è indipendente rispetto a qualsiasi ideologia di gruppo, partito politico o confessione religiosa.
L’Associazione promuove una MENTALITÀ APERTA AL PLURALISMO RELIGIOSO ed al rispetto delle credenze personali sia a livello individuale che nell’ambito dei gruppi sociali organizzati ed afferma il diritto di ogni essere umano a credere in un Essere Superiore secondo la propria scelta libera ed individuale.
L’Associazione segnala all’opinione pubblica i casi di discriminazione e di chiusura nei confronti di qualsiasi individuo, evidenziando la NECESSITÀ DI UNA CORRETTA INFORMAZIONE DA PARTE DEI MASS-MEDIA; si propone di stimolare gli adempimenti degli enti pubblici e delle autorità, di documentare eventuali ritardi ed omissioni e di evidenziare le discriminazioni a danno dei più deboli.
Al centro dell’attività dell’Associazione si pongono lo studio, la ricerca, le iniziative editoriali, la formazione e l’aggiornamento culturale nei settori in cui si manifesta discriminazione.
A titolo esemplificativo e non tassativo l’Associazione svolge le seguenti attività: attività culturali, tavole rotonde, convegni, conferenze, seminari, incontri, attività di formazione, costituzione in giudizio per sostenere le ragioni di alcuna delle parti quando vi ravvisa un proprio interesse (art. 105 c.p.c.), costituzione di comitati e gruppi di ricerca ed informazione, attività editoriale, pubblicazione di libri, articoli e ricerche, avvalendosi di tecniche di comunicazione tradizionali integrate da INTERNET.


******


"SAREBBE ORA CHE ALLAH, DIO E GEOVA SI METTANO INTORNO A UN TAVOLO A PARLARE". "BRAVO, E DOVE?"
- Francesco Tullio ALTAN, L'espresso 11 Ottobre 2001, pagina 7.

Risposta/proposta di ednaservice: "SU ANIME LIBERE.NET"; nonché su: "APOCALISSE - PER UNO STATO LAICO.NET"; su "AGAPE"; su: "SULLA VIA DI EMMAUS"; su: "CONVIVIUM: DAL CONFLITTO ALL'INCONTRO"; su: "SOCCORSO SPIRITUALE.ORG"; su: "INFOTDGEOVA.IT; su: ... . D’accordo?.



Modificato da ednaservice 03/01/2007 17.10
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03/01/2007 18:31
 
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ciao Gianfranco,
interessante la tua proposta.
Vorrei esprimere alcune considerazioni in merito.
Secondo il mio modo di operare io metterei

• Una regione povera, una farmacia, un medico, una speranza di sopravvivere


al primo posto.
Anzichè puntare ad una organizzazione di un certo livello come prima battuta cercherei l'operativita su una regione povera dove realizzare ad es una farmacia e trovare un medico.
Tu hai grande esperienza sia in fatto organizzativo che come conoscenza di molte realtà e potresti essere la persona ideale come cordinatore.
Un piccolo Ente che prevede nel suo statuto tutti i punti che hai elencato ma che ,attraverso la realizzazione di centri operativi in varie realtà, si strutturi in maniera graduale, io vedo cioè una partenza dal basso ovviamente sostenuta da un riconoscimento legale dell'ente che permette di denunciare la violazione dei fondamentali diritti umani, chiedere contributi, operare in maniera ufficiale.
[SM=x1061919] Siria
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03/01/2007 20:06
 
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Risposta a Vito, Siria e a tutti gli interessati...
Cari amici miei,
con la presente mi auguro di poter rispondere, in maniera esaustiva, a tutti coloro che scrivono su questo spazio, ma in modo particolare ai cari amici Siria e Vito, i quali hanno fatto proposte che reputo interessanti e fattibili. In questa mia esposizione cercherò di essere il più “stringato” possibile, per non annoiarvi più del dovuto.

La bozza striminzita di alcuni articoli dello Statuto sono del tutto insufficienti, è ovvio, ma emerge forte l’impronta che si vuole dare a questo Ente.
Il mio pragmatismo e quello di Siria, non è in contraddizione con gli aspetti morali e giuridici rimarcati da Vito (è ovvio che un avvocato specializzato in questo settore, ponga l’accento su temi sensibili e molto diffusi, del disagio di molti cittadini, in tema di religione).
E’ altrettanto ovvio che Siria abbia colto immediatamente gli “aspetti professionali” di alcune proposte fatte da me, con riferimento all’assistenza sanitaria ed alla distribuzione gratuita dei medicinali, in collaborazione con gli Enti sanitari locali ed i Servizi Sociali.
I Ministri della Sanità di alcune nazioni sarebbero felicissimi di questa iniziativa.

Ora, io credo che l’Ente che si dovrebbe costituire, dovrebbe accogliere molte “anime diverse”, ognuna delle quali ha delle aspettative e delle priorità legate alla sua professione, al suo sentimento, al suo desiderio di giustizia, di condivisione, ecc.
L’abilità che dovete/dobbiamo avere, è quella di cercare, anche in termini di stesura dello Statuto e del Regolamento interno, di favorire la realizzazione di diversi progetti, ognuno dei quali riguarderà sempre le persone in tutte le sue dimensioni.
L’Associazione può avere 2 miliardi di pagine di obiettivi e di progetti che si propone di realizzare, diversi uno dall’altro; nessuno lo può impedire.
L’Ente può avere un Presidente Internazionale e 160 presidenti Nazionali, più un’infinità di Vice Presidenti, più un’infinità di Presidenti di Commissioni, ecc.

Uno dei problemi non è legato alla stesura di un corposo Statuto, ma alla condivisione, al “comun sentire”.
Un altro problema è legato alla quantità di progetti che si intendono attuare immediatamente, alle priorità, al conto economico legato ad ogni iniziativa che si intende portare avanti. Detta in soldoni:

1. dove si prendono le risorse economiche per realizzare qualsiasi progetto
2. quali sono le aspettative economiche di ognuno dei partecipanti a tale progetto
3. quali sono i limiti oltre il quale, qualsiasi progetto è da abbandonare, perché la sua realizzazione non porterà benefici all’Ente proponente
4. quale piano strategico si intende sviluppare: priorità, costi, tempi, modi, ecc.
5. quale organigramma
6. altro

Dovete sapere che, per gli Enti no profit, esistono una serie di leggi comunali, provinciali, regionali, nazionali ed internazionali, Fondazioni, che finanziano tutta una serie di iniziative.
Inoltre, è corretto sapere che la costituzione di testate giornalistiche, su carta e su internet, sono finanziate, addirittura (non so se la Legge è ancora in vigore), basta la firma di avallo di due Parlamentari della Repubblica Italiana per avere finanziamenti smodati per la realizzazione di una redazione, anche se questa non vende una copia. Basta che ne stampino almeno 2000 al giorno.
Quindi, non è impossibile “farsi finanziare”, a fronte di progetti seri ed inconfutabili.
Io lo scorso anno ho firmato un accordo, per la formazione del management sindacale, con il sindacato più importante di Romania, il quale è stato approvato integralmente dalla UE. Uno dei docenti sarà un caro amico di questo Forum.

Quindi ben vengano le aspirazioni legittime di ognuno, nella misura in cui esse siano possibili ed utili sia all’Ente, che alle persone a cui viene rivolto il progetto.

Resto a disposizione per tutte le informazioni ulteriori che occorrono, per chiarire eventuali punti della presente.

Cordialmente

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Gianfranco
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