Risposta a Vito, Siria e a tutti gli interessati...
Cari amici miei,
con la presente mi auguro di poter rispondere, in maniera esaustiva, a tutti coloro che scrivono su questo spazio, ma in modo particolare ai cari amici Siria e Vito, i quali hanno fatto proposte che reputo interessanti e fattibili. In questa mia esposizione cercherò di essere il più “stringato” possibile, per non annoiarvi più del dovuto.
La bozza striminzita di alcuni articoli dello Statuto sono del tutto insufficienti, è ovvio, ma emerge forte l’impronta che si vuole dare a questo Ente.
Il mio pragmatismo e quello di Siria, non è in contraddizione con gli aspetti morali e giuridici rimarcati da Vito (è ovvio che un avvocato specializzato in questo settore, ponga l’accento su temi sensibili e molto diffusi, del disagio di molti cittadini, in tema di religione).
E’ altrettanto ovvio che Siria abbia colto immediatamente gli “aspetti professionali” di alcune proposte fatte da me, con riferimento all’assistenza sanitaria ed alla distribuzione gratuita dei medicinali, in collaborazione con gli Enti sanitari locali ed i Servizi Sociali.
I Ministri della Sanità di alcune nazioni sarebbero felicissimi di questa iniziativa.
Ora, io credo che l’Ente che si dovrebbe costituire, dovrebbe accogliere molte “anime diverse”, ognuna delle quali ha delle aspettative e delle priorità legate alla sua professione, al suo sentimento, al suo desiderio di giustizia, di condivisione, ecc.
L’abilità che dovete/dobbiamo avere, è quella di cercare, anche in termini di stesura dello Statuto e del Regolamento interno, di favorire la realizzazione di diversi progetti, ognuno dei quali riguarderà sempre le persone in tutte le sue dimensioni.
L’Associazione può avere 2 miliardi di pagine di obiettivi e di progetti che si propone di realizzare, diversi uno dall’altro; nessuno lo può impedire.
L’Ente può avere un Presidente Internazionale e 160 presidenti Nazionali, più un’infinità di Vice Presidenti, più un’infinità di Presidenti di Commissioni, ecc.
Uno dei problemi non è legato alla stesura di un corposo Statuto, ma alla condivisione, al “comun sentire”.
Un altro problema è legato alla quantità di progetti che si intendono attuare immediatamente, alle priorità, al conto economico legato ad ogni iniziativa che si intende portare avanti. Detta in soldoni:
1. dove si prendono le risorse economiche per realizzare qualsiasi progetto
2. quali sono le aspettative economiche di ognuno dei partecipanti a tale progetto
3. quali sono i limiti oltre il quale, qualsiasi progetto è da abbandonare, perché la sua realizzazione non porterà benefici all’Ente proponente
4. quale piano strategico si intende sviluppare: priorità, costi, tempi, modi, ecc.
5. quale organigramma
6. altro
Dovete sapere che, per gli Enti no profit, esistono una serie di leggi comunali, provinciali, regionali, nazionali ed internazionali, Fondazioni, che finanziano tutta una serie di iniziative.
Inoltre, è corretto sapere che la costituzione di testate giornalistiche, su carta e su internet, sono finanziate, addirittura (non so se la Legge è ancora in vigore), basta la firma di avallo di due Parlamentari della Repubblica Italiana per avere finanziamenti smodati per la realizzazione di una redazione, anche se questa non vende una copia. Basta che ne stampino almeno 2000 al giorno.
Quindi, non è impossibile “farsi finanziare”, a fronte di progetti seri ed inconfutabili.
Io lo scorso anno ho firmato un accordo, per la formazione del management sindacale, con il sindacato più importante di Romania, il quale è stato approvato integralmente dalla UE. Uno dei docenti sarà un caro amico di questo Forum.
Quindi ben vengano le aspirazioni legittime di ognuno, nella misura in cui esse siano possibili ed utili sia all’Ente, che alle persone a cui viene rivolto il progetto.
Resto a disposizione per tutte le informazioni ulteriori che occorrono, per chiarire eventuali punti della presente.
Cordialmente
Gianfranco