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Chi dà spettacolo e chi fa da spettatore

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2006 02:33
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21/11/2006 15:41
 
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Non è mia intenzione fare polemiche sul discorso della privacy, sui nickname o sul fatto di trattare determinati argomenti con un certo riserbo.
Fino ad 1 anno fa pensavo che usare un nickname fosse una moda, facesse parte di una cultura telematica, ora ho capito che per molti il nickname è uno stratagemma per non essere identificati, in quanto dichiarare le proprie generalità potrebbe comportare delle complicazioni nella loro vita personale.
Devo ammettere che questa “riservatezza”, a me personalmente, non ha, sempre, facilitato una fluida comunicazione.
La comunicazione, quando avviene attraverso dei canali “artificiali” come internet, ha bisogno di “vedere” l’altra persona, almeno con delle informazioni che lo riguardano.
Invece, spesso, non sappiamo se la persona con cui comunichiamo è maschio o femmina, quanti anni ha, da dove scrive, qual è il suo nome.
In un sito, dove si trattano informazioni tecniche o commerciali, dove c’è soltanto uno scambio di notizie pubbliche, mi può star bene una forma di anonimato.
In un sito dove si trattano argomenti riguardanti la nostra posizione interiore su tematiche religiose o sulle nostre opinioni personali su materie esistenziali, dove ci si mette in discussione, trovo più logico che ci si identifichi, per una questione di credibilità.
Più di una volta ho invitato alcuni personaggi con cui avevo avviato una discussione piuttosto “impegnativa” a rivelare la propria identità, la maggioranza si è rifiutata.
In questi casi il confronto non è alla pari.
Chi si identifica, si espone di più e diventa protagonista delle sue affermazioni, dando spettacolo della sua vita.
Chi, invece, non si identifica, diventa uno spettatore, seduto in poltrona, che non teme di essere coinvolto.
Lo “spettatore” vede lo spettacolo, applaude, fa il tifo, fischia o sta in silenzio.
Chi dà spettacolo ha un coinvolgimento emotivo diverso da chi guarda, mette in gioco la sua stessa vita, è come stare in un’arena a combattere con le fiere.
Chi dà spettacolo si gioca tutte le carte pur di ottenere dei risultati, pur di vincere la sua battaglia.
Con questo non voglio squalificare gli “spettatori” rispetto a chi dà spettacolo.
Sono due posizioni diverse che non sempre trovano la giusta intesa.
Chi dà spettacolo ha il suo nome nei cartelloni, chi fa lo spettatore ha un biglietto anonimo per guardare lo “show”.
Per fare un esempio biblico, che può calzare, Boaz, quando affrontò il Tal dei Tali per la questione di prendere in moglie Rut, si mise in gioco e rimase nello “spettacolo teocratico”, ma il Tal dei Tali da protagonista divenne un anonimo spettatore.
Concludo, dicendo che chi dà spettacolo ha uno stile diverso da chi fa da spettatore, interpreta i fatti in modo differente.
Non nego che provo più simpatia per chi si trova nell’arena a combattere, come un condannato a morte, contro le bestie, che per lo spettatore che guarda da una posizione più sicura e protetta e che certamente non muoverà un dito per la sorte del “condannato”.
Si tratta solo di una mia opinione, discutibile, che posso anche modificare se qualcuno mi aiuta a comprendere meglio le varie situazioni al riguardo.
Saluti



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21/11/2006 22:30
 
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è prassi comune usare un nick name in internet, personalmente,
dopo anni di navigazione non ho trovato nessuno che utilizzasse le proprie generalità,
ne su forum, ne su chat o in comunità virtuali.
vuoi per questioni di risevatezza,
situazioni delicate,e questo è da rispettare, a volte anche di tattica.
ma,dietro un nick c'è sempre una persona, maschio o femmina che sia.
e nessuno ci impedisce di ....renderla partecipe allo spettacolo.
[SM=x1061975]






Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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22/11/2006 00:50
 
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Caro Pino, in un certo senso hai ragione, pero, un nome e cognome non garantisce nulla te lo assicuro, ''attori'' e o ''spettatori'' si puo essere sia che indossi un niche che il tuo nome e cognome, ci sono molti motivi che giustificano o legittimano l'uso di un nick, si possono commettere dei ''reati umani'' in entrame le posizioni, chi usa l'anonimato per prendere in giro le persone, lo fa pure col suo nome e cognome, c'è chi usa l'anonimato per controllare le persone, e chi lo fa col proprio nome e cognome, chi usa il proprio nome e cognome, come un ''prestanome'' è il piccolo potere di aggregare un gruppo di persone da giostrare per perseguitare/controllare le persone, ci sono intere famiglie che usano lo stesso nome e cognome, piccole mafie di rete, condividono mail rapporti in alleanze persecutorie tutt'altro che lecite, e lo fanno in maniera subliminale e via via in maniera piuttosto aperta e palese ma che non puoi provare, io sono anni che sono perseguitata in questa maniera ma nessuno mi prende sul serio, per lo piu vengo derisa,al piu faccio sorridere quando lo racconto, trattata come fossi una povera demente, è una questione di privacy che sistematicamente nel mio caso viene violata. Facendomi oltretutto passare come una fuori di senno...
L'uso del nome e cognome, ne da parte mia ne da parte di altri non mi ha mai protetta da tutto questo, o per meglio riassumerla, so per certo che qualcuno filtra le mie mail private, le legge e al momento opportuno dopo essersi divertito con quelle pubbliche ti fa capire di aver letto anche quelle in modo che io faccia confusione e abbia qualche reazione cosi che si possa comodamente dire che sono una povera pazza/paranoica e con manie di persecuzione, ma io perseguitata lo sono veramente, mi sento perseguitata perchè non accetto questa ''supervisione'' condivisione implicita violazione del mio diritto privato.
se qualcuno me lo chiede, generalmente io do i miei dati personali cioe nome e cognome, altri non lo faranno mai, ma non per proteggersi nella propria privacy, ma per nascondere i propri innumerevoli ruoli, che altrimenti non sarebbero credibili, in questo senso ti do ragione.
ciao
lucy
Modificato da helenhelen 22/11/2006 1.07
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22/11/2006 01:19
 
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per finire ti dico solo questo che fa ridere molte persone...
tutto questo mi ha causato gravi danni psicologici,
perche non posso risalire alla verità, per farmene una ragione...
ma nella vita capita anche questo
di dover patire piu volte le stesse pene..

certo ci sono cose piu importanti...




Modificato da helenhelen 22/11/2006 1.25
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22/11/2006 21:32
 
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Lucy, mi hai incuriosita..ma non puoi far nulla per le e-mail?mi dispiace molto per ciò che ho letto [SM=x1061955]






Nounou
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Blaise Pascal


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23/11/2006 02:33
 
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Re:

Scritto da: @nounou@ 22/11/2006 21.32
Lucy, mi hai incuriosita..ma non puoi far nulla per le e-mail?mi dispiace molto per ciò che ho letto [SM=x1061955]


si l'ho fatto qualcosa, ma non sono mai riuscita a evitarlo,
perchè è una prassi di uso quasi comune, e io ho la naturale propensione di andarmi a cacciare nei guai, individuando come un radar le famigliole/branchi/redazioni che si scambiano le mie mail come una palla, le scambiano,o le leggono quando cambiano di postazione l'ho fatto denunciando pubblicamente, essendo molto difficile da provare sono stata derisa fino alla noia, l'ho fatto privatamente agli interessati i quali ovviamente non possono far altro che negare e coprirsi il culo a vicenda (scusa la parola)
perchè lo fanno?
è un ''uso punitivo'' per far tacere o cacciare le persone o semplicemente divertirsi alle spalle usando questo piccolo potere
che usano contro ogni etica umana..

un bacio

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