Ciao Pino,
rispondo volentieri ai tuoi quesiti.
Era la stessa voce, al telefono?
Era un uomo o una donna?
Andarono all’appuntamento?
Perché non andarono all’appuntamento?
Ovviamente non possiamo sapere se la voce era la stessa, in quanto l'unico che potrebbe dirlo è mio padre. Posso dirvi quello che ha riferito lui dopo aver riagganciato.
Ha detto che il tizio si descriveva come un "giovane con un cappello", quindi un uomo, senza accenti o inflessioni riconoscibili nella voce o almeno mio padre non le ha menzionate.
Il contenuto, il fatto che si descriveva come un giovane, il luogo dell'appuntamento e le informazioni menzionate corrispondono alle telefonate ricevute alla congregazione di Borgosesia. Secondo gli inquirenti sono state fatte anche dalla stessa cabina telefonica.
Le telefonate a quella congregazione sono state 3. Casualmente hanno risposto sempre fratelli nominati: una volta un anziano disabile su carrozzina, e due volte un anziano non solo di nomina ma anche di età.
Nei primi due casi fu stabilito che all'appuntamento andassero in due, la prima volta andarono due servitori di ministero, padre e figlio, mentre la seconda l'anziano che aveva ricevuto la telefonata con un altro fratello. In entrambi i casi non si presentò nessuno.
Ho fatto alcune ipotesi circa il motivo per cui nessuno si fece vivo:
1) erano in due, questo rendeva problematico ogni eventuale tentativo di coercizione.
2) cercavano un anziano o forse sapevano chi fossero gli anziani locali.
ora come ora propendo per la prima ipotesi.
Interessante è il fatto descritto dall'anziano disabile, il quale, spiegando al tizio al telefono come lo avrebbe riconosciuto, ha fatto presente che era in carrozzina e si è sentito rispondere che allora non andava bene perchè i documenti si trovavano in una discarica e con la carrozzina non ci sarebbe potuto andare agevolmente.
Noi abbiamo ipotizzato che costringere una persona disabile a salire in auto presentava seri problemi logistici ed è per questo che il tizio fece obiezione.
Per quanto riguarda la terza telefonata, a rispondere fu l'anziano più vecchio, il quale, memore delle precedenti,rispose al tizio al telefono: " questo è uno scherzo! Non telefonare più! se hai dei documenti consegnali ai carabinieri" per poi riattaccare.
Tutte e tre le telefonate si riferivano a Palmiro Bruscaglin, ultraottantenne anziano e custode della congregazione di Biella, come alla persona che aveva smarrito i documenti.
Interrogato da me ( in seguito anche dai carabinieri) Palmiro ha detto che gli unici documenti che ricorda di aver buttato erano carte senza valore e corrispondenza della sua banca. Lui asserisce tutt'ora di non aver buttato altro.
Su mia domanda precisa, Bruscaglin asserisce anche di non aver mai partecipato a comitati giudiziari di grave entità, questo in oltre 40anni di servizio come anziano.....
Aggiunge anche di non aver mai avuto esperienze di servizio con persone disturbate o con seri problemi.
L'unica cosa che ricorda è che circa 4-5 mesi prima della telefonata a Borgosesia aveva ricevuto una lettera, mittente sconosciuto, contenente 10 euro e la richiesta di aiuto spirituale da parte di un apersona che aveva "seri problemi familiari". Sul preciso contenuto della lettera o se fosse presente un nome Bruscaglin è stato un pò vago, probabilente non ricordava bene.
Nella lettera veniva chiesto un incontro in una località vicina. Bruscaglin, che non aveva, a detta sua, mai avuto problemi con nessuno, pur guidando ancora, si fà portare da un altro fratello " per sentirsi sicuro" dice lui.
SI fermano nel luogo dell'appuntamento per più di un ora. Entrano anche in un bar vicino ma nessuno si fà vivo.
Altri episodi strani lui non ne riferisce.
Nella zona che va da Biella a Borgomanero ci sono parecchie congregazioni vado a memoria quindi non sono tutte: 2 Biella, 3 Borgomanero, 1 ghemme, 1 borgosesia, 1 gattinara, 1 Trivero, 1 vallemosso, 1 candelo e me ne sfuggono ancora. Secondo i sorveglianti ( sono interessate due circoscrizioni) non ci sono MAI stati episodi o comitati giudiziari particolarmente gravi. Insomma dei veri paradisi spirituali...
I carabinieri hanno fatto indagini solo nelle congregazioni di Borgosesia e di Borgomanero.
I TDG, pur denunciando la volontà di collaborare, si manengono estremamente passivi. Aspettano che siano gli inquirenti a farsi avanti, altrimenti se ne guardano bene. Se aggiungiamo il fatto che quasi nessun carabiniere si rende conto di come funzionano le disposizioni "teocratiche" capite che questa collaborazione è pari a zero!
Aggiungo anche che il commento delle CCTDG di Roma è stato un lapidario :" NO COMMENT" che tradotto per me e la mia famiglia suona molto come :" arrangiatevi!"
MPA