SOCCORSO SPIRITUALE

Forum in memoria di Saro Leone

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Ultimo Aggiornamento: 16/02/2007 20:30

parliamonepino

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21/06/2006 00:36

00#1

Fino ad alcuni mesi fa, la mia vita era un “correre ad alta velocità”.
Il lavoro, le responsabilità, tanti impegni, senza tregua.
Studio, ricerca, tanti libri letti, viaggi, esperienze ricche di sentimenti e intuizioni.
Oggi ho compreso che bisogna fermarsi per conoscersi, per essere se stessi.
Ho compreso anche che a volte perdere tutto ti fa trovare ciò che veramente è importante.
Che ne pensate?

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irias

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25/06/2006 16:40

00#2

ciao Pinuccio
(oggi ho uno spirito materno)
quando sulla terra sento che sto perdendo molte cose è bello guardare un cielo azzurro perchè di fronte alla sua bellezza e alla sensazione di qualcosa di immenso che si può percepire i problemi quotidiani diventano cosi piccoli...
Ogni tanto le difficoltà da affrontare sembrano insormontabili e lo scoraggiamento fa capolino, trovare persone amiche capaci con la loro sensibilità di non farti sentire sola aiuta a raccogliere le forze per vincere lo sconforto, la tristezza , la solitudine in cui a volte noi stessi ci perdiamo [SM=x1061943].(un calcio alla tristezza)
L'Amicizia diventa come un cielo azzurro dove ci si può tranquillamente perdere perchè la serenità che gli altri ci donano aiuta sempre a ritrovarci,
un abbraccio a tutti gli amici del forum
Siria [SM=x1061967]

Modificato da irias 25/06/2006 16.43

parliamonepino

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26/06/2006 00:53

00#3

Carissima Siria,
Ogni volta che ti leggo ricevo una piacevole sensazione.
Non mi sbaglio, quando dico che sei una donna dotata di una grande umanità.
Raccolgo la tua solitudine, la impacchetto, la invio ai fiori del campo, ai colori di un tramonto, al profumo del mare, perchè la innaffino e la trasformino in sorriso!

Un abbraccio
Pinuccio

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irias

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08/08/2006 22:05

00#4

Oggi ho compreso che bisogna fermarsi per conoscersi, per essere se stessi.

e quando siamo arrivati al capolinea possiamo dire: "c'ero anche io"

Oggi mentre preparavo le pratiche per l'assistenza domiciliare ad una malata terminale ho pensato a questa frase e mi sono chiesta se questa signora è riuscita ad essere se stessa nella sua travagliata vita. Ora dovremo insieme percorre quel triste cammino che la porterà dove "non sarà più" e mi rendo conto che è molto più difficile aiutare una persona a morire che aiutarla a guarire.

un abbraccio a tutti voi che siete qui
Siria

parliamonepino

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08/08/2006 23:37

00#5

Re:

Scritto da: irias 08/08/2006 22.05

Oggi ho compreso che bisogna fermarsi per conoscersi, per essere se stessi.

e quando siamo arrivati al capolinea possiamo dire: "c'ero anche io"

Oggi mentre preparavo le pratiche per l'assistenza domiciliare ad una malata terminale ho pensato a questa frase e mi sono chiesta se questa signora è riuscita ad essere se stessa nella sua travagliata vita. Ora dovremo insieme percorre quel triste cammino che la porterà dove "non sarà più" e mi rendo conto che è molto più difficile aiutare una persona a morire che aiutarla a guarire.
un abbraccio a tutti voi che siete qui
Siria

Carissima Siria,
Mi è successo più di una volta di tenere la mano ad una persona che di lì a poco sarebbe morta.
Le reazioni di chi si trova vicino al "trapasso" non sono mai le stesse ma si crea una atmosfera particolare, solenne e spirituale.
Mi sono limitato ad ascoltare e raccogliere ogni parola con poche battute da parte mia, in segno di rispetto per accompagnare nel viaggio la persona con la dignità della circostanza e consegnarla nelle mani di Dio con fiducia.
Ho imparato molto da queste esperienze, la persona riesce sempre a trovare la sostanza del suo essere, la sua mente è illuminata da bagliori di grandi consapevolezze.
Personalmente ho capito che il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente e amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo c'è qualcosa che è solo suo, che va perduto per sempre.
Un abbraccio a te che spesso vivi nel regno del dolore donando sguardo e sorriso come unico saluto a chi sale sul "treno" del non ritorno. [SM=x1061969]

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parliamonepino

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15/02/2007 22:46

00#6

Questa è una lettera, di due giorni fa, scritta da una giovane donna, cieca e su una sedia a rotelle perchè ha la schiena bifide.
Giorni fa è caduta dalla sedia a rotelle e si è rotta una gamba.
La mamma studia con i testimoni di Geova, lei non è d'accordo, anzi, ne sta facendo una malattia!

Ciao Pino,
come sempre arrivi con una lettura azzeccata, sono infelice Pino vorrei tanto che arrivasse al più presto la fine della corsa di questo treno, non ce la faccio più, ho perso il sogno nella fantasia, sto vivendo le pene dell'inferno, abitudini cambiate con costrizione per colpa di gente malata che è stanca dell'andamento della vita e distrugge chi nonostante tutto si sforza di vivere, vorrei tanto trovare la soluzione come aiutare mia madre che mi sta odiando per colpa di gente malvagia che a nome di un dio tiranno la induce a fare cose che inconsapevolmente a soffrire anche lei essendo esaltata fino alla violenza, ti prego indicami qualche libro che mi aiuti a capire come fanno a plagiare mia madre a tal punto di toglierle la ragione aiutami perchè non ho più voglia di vivere.
Grazie perchè anche se non ci conosciamo di persona e non ci sentiamo tanto per telefono mi stai vicino con le tue riflessioni aiutami ciao.

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parliamonepino

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15/02/2007 23:04

00#7

Questa la mia risposta:

Cara .............,
L'unico libro che ti posso consigliare è quello della preghiera a Dio!
La preghiera fatta con cuore sincero può dare molto conforto.
Non ti accanire a farti pensieri cattivi verso gli altri, soprattutto, se si tratta di tua madre.
Non attribuire la colpa agli altri delle tue sofferenze, nessuno ha colpa, nemmeno tu!
Riversa su Dio il tuo spirito e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero farà il resto.
I tuoi genitori sono persone meravigliose, credimi.
Tu sei una persona meravigliosa, con un grande patrimonio interiore.
Non smettere di lottare per la vita e impara ad amare di più.
Ricorda che non hai nemici, ma solo una comunicazione difficoltosa con gli altri.
Un abbraccio di cuore
Pino

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@nounou@

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16/02/2007 13:09

00#8

Questa è una lettera, di due giorni fa, scritta da una giovane donna, cieca e su una sedia a rotelle perchè ha la schiena bifide.
Giorni fa è caduta dalla sedia a rotelle e si è rotta una gamba.
La mamma studia con i testimoni di Geova, lei non è d'accordo, anzi, ne sta facendo una malattia!

Questa ragazza mi fa una tenerezza infinita!
Pino, se possiamo fare altro per lei,..non so, scrivergli.., una parola di conforto..,una preghiera..,un aiuto concreto.., qualsiasi cosa, facci sapere.
[SM=x1061916]