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VOGLIAMO AIUTARE DAVVERO DON LORENZO MINUTI?

Ultimo Aggiornamento: 31/03/2006 11:00
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Questa mattina, di buon'ora, ho fatto un patto speciale con Sokol LUSHA, un giovane uomo (ha 34 anni e due figli) di origini albanesi.

Lui e suo padre Selim (che ho conosciuto in una precedente occasione) sono persone eccezionali, gran lavoratori, amanti e rispettosi non solo della natura ma anche degli esseri umani!. Grazie al loro notevole bagaglio culturale alquanto represso, hanno una verve comunicativa davvero eccezionale che, a parte tutto, permette loro di essere degli eccellenti O.C.-'OPERATORI CULTURALI' italo-albanesi.

Nella sfida tutta cristiana di aiutare don Lorenzo MINUTI che, suppongo, molti di voi conoscono molto meglio di me, oltre a Sokol e a tutti i suoi familiari, abbiamo già al nostro fianco tre 'amici' eccezionali: una coppia di 'pionieri speciali' (lui si chiama Giuseppe, lei Grazia ed ha gli occhi celesti!) ed un parroco post-moderno: don Peppino che oggi, 19 marzo, oltre il nome, festeggia pure il cognome!. - Vedi infra.

Sicuramente, a parte Sokol ed i suoi familiari che non hanno ancora una religione, don Peppino DI MARZO e la coppia dei 'pionieri speciali' innanzi menzionati appartengono alla famiglia della fede, sempre più estesa, dei 'CRISTIANI CON LA MENTALITA' APERTA AL PLURALISMO'. - Confronta Daniele 12:4.

La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 12 Aprile 2005, parlando di don Peppino, un 'barese verace', tra l'altro, ha scritto quanto segue:

"IL COMPITO DEL PARROCO NON E' QUELLO DI AGGREGARE LE MASSE, ALTRIMENTI SIAMO FUORI DALLA BIBBIA. IL POPOLO DI ABRAMO E' UN POPOLO DI PRIVILEGIATI.

E I CRISTIANI, QUELLI VERI, CHE CREDONO E PRATICANO, SONO UNA MINORANZA PRIVILEGIATA CHE DEVE FARE DA LIEVITO ALLA MASSA.

COME PARROCO DEVO PENSARE AI PRIVILEGIATI, FARLI STARE BENE E FARE IN MODO CHE SIANO LORO A PENSARE AL TERRITORIO, NON IL LORO PRETE. CHE INVECE DEVE FARE L'ANNUNCIATORE
".

"MI SENTO PRETE, NON PARROCO. SONO PER UNA CHIESA CHE SIA MENO CLERICALE. NON DARO' I BIGLIETTI PER CONVINCERE I PARROCCHIANI A VENIRE A MESSA".

Siccome l'intervista è davvero speciale e don Peppino -grazie all'Amico Sokol- l'ho conosciuto di persona solo questa mattina, mi riprometto di riportare, magari a puntate, il testo della stessa così come è stata pubblicata.

******

DON MINUTI: nonostante la Madonna (Radio Maria) e le lauree plurispecialistiche, ha un problema serissimo di 'comunicazione'.

Vi sembrerà strano, ma -i fatti lo attestano- è uno degli amici migliori dei 'vertici (spiritualmente) corrotti' dell'Ente giuridico Congregazione cristiana (?) dei Testimoni di Geova, via Bufalotta 1281, Roma.

Mi spiego meglio.

Come molti sanno, don Minuti è il celebrato Autore di un libro di successo, un vero best seller politico-religioso, intitolato:
I TESTIMONI DI GEOVA NON HANNO LA BIBBIA!.

Sta di fatto che detto best seller è una delle prove migliori per convincere (e tenere soggiogati) i miei carissimi amici Testimoni di Geova (quelli normali, molto bravi, che, a livello politico, contano meno del nulla!) ed anche i loro figli minori!.

Perchè? Perchè anche le pietre sanno che in ogni casa di Testimoni di Geova, buono o cattivo che sia, a parte le innumerevoli riviste SVEGLIATEVI! (è letterale, anche per loro!) e TORRE DI GUARDIA, ogni componente della famiglia, maggiorenne o minorenne, italiano o straniero, istruito o analfabeta, oltre al libretto ocra dei 'Cantici del Regno', ha a sua completa disposizione almeno una Bibbia.

Non vado lontano dal vero se aggiungo che, in media, ogni Testimone di Geova, possiede, legge e studia regolarmente almeno due bibbie personali. Spesso, il Testimone di Geova è fiero di avere a disposizione per la consultazione e lo studio, oltre la Traduzione del Nuovo Mondo, formato maiuscolo, anche Bibbie cattoliche, protestanti, rivedute, ecc.

Una contro-prova?.

Nello scorso mese di novembre sono stato a Torino, a casa del nostro amato/odiato comune amico Pino LUPO.

Nonostante le dimissioni dalla WTS date formalmente nel marzo 1992, a distanza di quasi 15 anni, detta abitazione (semplicissimo monovano accessoriato) è sommersa di libri e bibbie di tutti i tipi!

Oltre a monsignor Ravasi, a Berescitte, al cardinal Martini ed al mio 'diletto amico' (un giorno vi spiegherò perchè) Camillo RUINI, alle 'strane fantasie' di don Minuti ci credono davvero in pochi e, tra questi pochi, ve lo assicuro, non c'è nessun Testimone di Geova, nè vero nè falso, nè italiano nè di qualsiasi altra nazionalità!.

Dico di più. Nel febbraio 1995, spinto da 'sacro fuoco' (eccesso di zelo?. Sì.), il Nostro fu trasportato dalle circostanze proprio qui a Bari per dare man forte ad un mite 'parroco di campagna', don Franco RENNA, rettore della Parrocchia di San Domenico di Rutigliano/Ba, oggi quasi ottantenne.

Era accaduto che, nella primavera di due anni prima, per farsi perdonare un errore imperdonabile commesso ai danni di una Testimone di Geova 'esemplare' e delle sue figlie innocenti, don Renna non esitò a chiedere espressamente scusa e, quale segno di pentimento, oltre ad accettare riviste ed altre pubblicazioni cristiane, non esitò ad assistere al rito della Commemorazione della morte di Gesù Cristo tenuta nella locale Sala del Regno.

La cosa suscitò troppo clamore, anche a causa e per effetto del clamore suscitato dai giornali e dalla televisione. Naturalmente, un tale 'scandalo' non poteva essere tollerato oltre!.

Convinto in coscienza, nessuno riuscì a convincere il mite don Abbondio pugliese a fare retromarcia, ovvero: a pentirsi di essersi pentito.

In occasione dell'udienza penale fissata a suo carico per il giorno 2 Febbraio 1995 dinanzi alla Pretura di Bari, Giudice Dott. Salvatore DE FEO, don Renna -ancora una volta, in tutta onestà- riconobbe in pieno la sua responsabilità e non esitò ad accettare la 'giusta pena' concordata con il P.M. Dott.ssa Gianna NANNA.

L'aiuto di don Minuti, vero (?) 'cibo a suo tempo', consistè in un ciclo di nove incontri non a caso intitolati -udite, udite- "I TESTIMONI DI GEOVA NON HANNO LA BIBBIA!", furono organizzati e tenuti presso altrettante Parrocchie di Bari.

Vito ARMENISE, un giovane commerciante ambulante che, all'alba, era già in Piazza, mi riferì che una mattina le strade del centro di Bari erano piene dei pieghevoli stampati in gran numero per l'occasione e, avendone raccolti una certa quantità, me ne mise a disposizione alcuni.

In quegli stessi giorni, le porte di tutte le Chiese avevano tutte, in bella evidenza, le gigantografie dello stesso volantino che pubblicizzava l'evento.

L'effetto boomerang consistè in una vittoria di Pirro del mite fraticello: infatti, scandalizzando tutti, il Giudice De Feo non accettò il patteggiamento chiesto ed ottenuto da don Renna e, per l'effetto, a seguito di un processo sommario, lo assolse con formula piena 'perchè il fatto non costituiva reato'.

Sta di fatto che a seguito di puntuale e tempestivo appello della parte civile e dello stesso Pubblico Ministero, la Corte di Appello di Bari, Prima Sezione Penale, con Sentenza n. 1728/95 emessa in data 23/10/95, capovolse il verdetto dichiarando l'imputato colpevole del reato ascrittogli e, concesse le attenuanti generiche, lo condannò alla pena della multa di L. 1.000.000, al risarcimento dei danni in favore della parte civile Sig.ra Domenica GRAVINA e al pagamento delle spese processuali.

Coerentemente con la posizione processuale assunta in precedenza, l'esemplare don Renna accettò di buon grado il verdetto avverso e, a seguito della Sentenza n. 3088/00 emessa dal Tribunale di Bari, Prima Sezione Civile, non esitò a pagare la somma di L. 30.000.000 (trentamilioni), oltre interessi e spese, a titolo di danno marale per i fatti costituenti reato innanzi indicati.

Sta di fatto, però, che a seguito della denuncia sporta nel maggio 1995 dalla Sig.ra Gravina (e da altre tre 'esemplari' Testimoni di Geova ingiustamente perseguitate perchè, dopo il matrimonio cattolico, si erano convertite liberamente alla religione cristiana dei Testimoni di Geova), con una sconvolgente mossa a sorpresa, a fianco e a sostegno di don Minuti, scesero addirittura i plurimenzionati vertici (spiritualmente) corrotti dell'Ente giuridico innanzi indicato che, a torto più che a ragione, pretende di rappresentare tutti i cristiani Testimoni di Geova d'Italia.

I fatti successivi, seppure sommariamente, sono abbastanza noti perchè riferiti in precedenti posts. Se necessario, nella sede più opportuna, ogni chiarificazione e/o dettaglio potrà/dovrà essere necessariamente fornito.

Poichè il 'partito dei Geovologi', specialmente dopo la caduta -11/9/01- delle simboliche Torri Gemelle di New York, è ormai daccordo sulla necessità, urgente e improrogabile, di dar bando alle ciance "BADANDO AL SODO, AIUTANDOCI AD AIUTARE", è necessario che qualcuno provi a toccare anche il cuore (per me) inarrivabile di don Lorenzo MINUTI e a suggerigli semplicemente che "IL SEGRETO E' L'UMILTA'".

Con riferimento ai fatti gravi innanzi menzionati, produttivi di conseguenze nefaste inenarrabili per molti, è assolutamente necessario che il buon don Minuti chieda innanzitutto perdono a Dio quindi, con espresso riferimento alla Sig.ra Gravina e a tutti i Testimoni di Geova ingiustamente perseguitati per la loro fede (io sono fra questi!), impari in fretta l'"ARTE DI CHIEDERE SCUSA" e, con la massima sincerà, pronunci la difficilissima (perchè semplicissima) formula di rito:

"SCUSATEMI TESTIMONI DI GEOVA, HO SBAGLIATO, AVEVATE RAGIONE VOI", nel senso che non è assolutamente vero che NON avete la Bibbia!.

All'esito, non mi tratterrò un minuto dal correre a Taranto dal mio caro zio parroco per abbracciarlo e ringraziarlo di avermi indicato, molti anni fa, nella nobile persona di don Minuti, un cristiano bisognoso di un sorso di ... umiltà.

Grazie a tutti dell'attenzione prestata nel leggermi fino a questo punto!.

Un grazie particolare all'amicone Berescitte per le ragioni che, meglio di altri, lui stesso ben conosce.

A risentirci presto e, se non vi costa, come di consueto, fatemi conoscere le vostre illuminanti opinioni personali.

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Dice il Saggio:

"LA CONCLUSIONE DELL'ARGOMENTO, AVENDO UDITO OGNI COSA, E': TEMI IL VERO DIO E OSSERVA I SUOI COMANDAMENTI. POICHE' QUESTO E' L'INTERO OBBLIGO DELL'UOMO. POICHE' IL VERO DIO STESSO PORTERA' IN GIUDIZIO OGNI SORTA DI OPERA IN RELAZIONE A OGNI COSA NASCOSTA, IN QUANTO A SE E' BUONA O CATTIVA". - Ecclesiaste 12:13-14, Traduzione del Nuovo Mondo.


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'LETTERA APERTA' DIRETTA A DON LORENZO MINUTI
Gentilissimo don Lorenzo MINUTI,

Come a molti noto, mio malgrado, il post che precede ha scatenato una 'tempesta in un bicchiere' (... mezzo vuoto!) e, infine, giovedì 23 marzo u.s., ha costretto il 'Collegio dei Moderatori' del Forum amico InfotdGeova ad adottare l'insolita, quanto grave, decisione di 'cancellarlo' tout court.

Intendiamoci, a 'casa propria' ognuno è libero di comportarsi come più gli aggrada ma, i fatti attestano che 'cosa fatta capo ha!'.

In primis, mi riferisco ai 'fattacci' dell'estate 2003 culminati con la 'micidiale' Deliberazione 3/7/03, 'aberrante e pericolosa' per la libertà religiosa individuale di molti, e a tutti i 'fatti gravi' più significativi -non ancora dovutamente chiariti!- di cui sono stato 'testimone fisico e morale' a partire dal 1995 - Confronta Artt. 1 ss. Legge 205/1993 recante "Misure urgenti in materia di discriminazione ... religiosa".

In serena buona coscienza, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!, incoraggiato dalla eccellente notizia odierna relativa alla sospensione della sentenza di morte del 'fratello' Abdul RAHMAN (ormai è un'icona internazionale!), ho deciso di ritornare a chiedere apertis verbis l'intervento -non più procrastinabile- della cosidetta 'OPINIONE PUBBLICA NON SOLO CONFESSIONALE' seguendo alla lettera il prezioso consiglio del Prof. Avv. Nicola COLAIANNI, docente di diritto ecclesiastico presso l'Università di Bari.

Rispondendo alla specifica domanda: Come pensa di difendersi?
Abdul RAHMAN ha così risposto: "Da solo. No, non voglio un avvocato. Nessuno accetterebbe. Basto io, li convincerò".

Ebbene, don Minuti, di tutta la lunga intervista riportata dai mezzi di informazione, quella sopra riportata è l'unica risposta che non mi trova consonante.

Io che, dal 1982, sono avvocato e che, mio malgrado, insieme a tutti miei familiari innocenti, sono perseguitato ingiustamente per il mio genuino credo religioso di 'cristiano' Testimone di Geova con la 'mentalità aperta al rispetto dei diritti umani, alla tolleranza e al pluralismo', con tutte le mie residue forze insisto nel chiedere parità di trattamento rispetto ad Abdul RAMHAN.

Mi spiego meglio.

Pur non avendone fatto specifica richiesta, oltre l'opinione pubblica 'non solo confessionale', per Abdul RAHMAN -nel giro di pochissimi giorni- si è mobilitato mezzo mondo, ivi inclusi molti capi si Stato.

E' noto che, nei giorni scorsi, il Vaticano ha diffuso il testo di una significativa lettera di testimonianza trasmessa al Presidente dell'Afghanistan in cui, tra l'altro, si legge quanto segue:

"Il Papa è ispirato da profonda umana compassione e da una ferma convinzione della dignità della vita umana e nel rispetto della libertà di coscienza e religione di ogni persona".

"Sono certo signor Presidente che lasciar cadere il caso giudiziario contro il signor Rahman, arrecherebbe un grande onore a tutto il popolo afgano e solleverebbe il plauso della comunità internazionale. Contribuirebbe così in modo significativo alla nostra comune missione di promuovere reciproca comprensione e rispetto tra le diverse religioni e culture nel mondo".

I fatti attestano che le 'pressioni' del Papa, unitamente a quelle di tutta l'opinione pubblica non solo confessionale, hanno avviato il caso RAHMAN verso la conclusione più giusta ed opportuna.

Io chiedo, nè più nè meno, lo stesso trattamento riservato ad Abdul RAHMAN atteso che, strano ma vero, l'accorata richiesta di aiuto -urgente ed improrogabile- rivolta allo stesso mio amico Papa BENEDETTO XVI in occasione della sua recente venuta a Bari, Città delle Religioni (maggio 2005), nonostante il tempo trascorso è rimasta 'lettera morta'.

Per tali ragioni, insieme a mia moglie ed ai miei figli innocenti, proprio non accetto l'idea di 'morire in silenzio' e, con tutte le mie forze, a somiglianza dell'apostolo Paolo, ancora una volta dirò: "MI APPELLO A CESARE" e all' "OPINIONE PUBBLICA NON SOLO CONFESSIONALE". - Confronta Atti 25:11; 2 Corinti 4:13; 7:1-4; 10:3-18.

Credetemi, don Minuti. Il nostro comune amico Berescitte, dopo aver dichiarato solennemente 'UBI MAIOR, MINOR CESSAT', anzichè astenersi -insieme agli altri 'geovologi'- per conclamato 'conflitto di interessi' e attendere sapientemente il giudizio del già attivato don Battista CADEI, seppur in buona fede, ha errato non poco contribuendo all'adozione del summenzionato provvedimento 'censorio' del 23/3 u.s..

Ciò che sta per accadere, riempirà di contenuto il significato di tale affermazione!

Ad ogni buon conto, poichè è noto che 'non tutto il male vien per nuocere', ho già dato disposizione all'altro comune amico Giuseppe LUPO, amico personale di don Battista, nonchè gestore del sito web www.soccorsospirituale.org, l'incarico di provvedere alla pubblicazione di tutti gli atti e i documenti oggetto del giudizio civile n. 373/03 R.G. pendente dinanzi al Tribunale di Bari, Sezione di Bitonto (prossima udienza: 17/10/2006), nei confronti dei vertici (spiritualmente) corrotti dell'Ente giuridico Congregazione cristiana dei testimoni di Geova, Via Bufalotta 1281, Roma.

E' ora che l'opinione pubblica conosca (e giudichi opportunamente) il significato e la portata devastante della pubblica denuncia, mai ritrattata, del Sig. Paolo PICCIOLI, portavoce ufficiale dei Testimoni di Geova, qui di seguito trascritta (la sottolineatura è di chi scrive):

"E' UNA SPORCA STORIA DI SOLDI. CON 175 MILA EVANGELIZZATORI ATTIVI E ALTRETTANTI SIMPATIZZANTI, RAPPRESENTIAMO UNA MINACCIA ECONOMICA REALE NEL MOMENTO IN CUI GLI ITALIANI SONO CHIAMATI A DECIDERE A QUALE CULTO DESTINARE L'8 PER MILLE DELL'IRPERF. I SOLDI DESTINATI A NOI SONO TUTTI SOLDI IN MENO AL VATICANO. TUTTO QUI IL PROBLEMA". - Panorama, 25 Febbraio 1990, pagina 79.

Per dovere di informazione, mi corre l'obbligo di precisare che il Sig. Paolo PICCIOLI, insieme al Corpo Direttivo, al Corpo degli anziani della Congregazione di Bari Santo Spirito, al Presidente del Consiglio on. Silvio BERLUSCONI, ed a numerose altri, risulta fra le persone informate dei fatti che, nell'ottobre 2003, non a caso, furono citate nel giudizio civile innanzi indicato.

Poichè 'NECESSITA' ME NE E' IMPOSTA!' (il lettore usi discernimento!), nei prossimi giorni provvederò altresì a rendere noto il contenuto della Lettera aperta 4-6/11/2003 diretta al Presidente della Repubblica Italiana Dott. Carlo Azeglio CIAMPI (e a sua moglie Sig.ra Franca) nonchè quello della Lettera aperta 31/5/2005 diretta a Papa Benedetto XVI, rimasta senza esito, innanzi menzionata.

La gravità della situazione è andata ben oltre il limite di ogni umana tolleranza, ragion per cui resto sempre in fiduciosa attesa di un "ACCORDO AMICHEVOLE E BONARIO", per il più a praticarsi, l'unico in grado di risolvere 'presto e bene' l'intricata vicenda politico-religiosa che, mio malgrado, mi vede implicato, insieme a tutta la mia famiglia innocente!.

Attenderò cristianamente di essere contattato tramite gli amici Giuseppe LUPO (www.soccorsospirituale.org), Andrea SPIRITO LIBERO (www.animelibere.net), Claudio BUTRICHI (www.sullaviadiemmaus), ovvero attraverso don Battista CADEI di Bergamo, don Michele PEPE, rettore della Parrocchia dei Santi Medici di Taranto, don Francesco CACUCCI, vescovo di 'Bari, Città delle Religioni', don Peppino CUTRONE, rettore della Parrocchia dello Spirito Santo di Bari Santo Spirito, don Francesco SAVINO, rettore della Basilica Pontificia dei Santi Medici di Bitonto/Ba, don Nicola DILEO, rettore della Parrocchia Cattedrale di Altamura/Ba, ovvero mediante don Peppino DI MARZO, rettore pro tempore della Parrocchia dell'Annunciazione di Bari Poggiofranco, nonchè animatore della costituenda Associazione ONLUS denominata L'AGAPANTO, con sede in Bari via Lucarelli 130.

Nei limiti, trasmetterò ad ognuno di loro, copia della presente e di tutta la documentazione che si renderà necessaria per porre fine all'interminabile 'calvario' avviato dal ciclo di nove conferenze tenuto a Bari dal 3 al 12 febbraio 1995, sul tema 'rovente' intitolato "I TESTIMONI DI GEOVA NON HANNO LA BIBBIA!".

In armonia con il motto preferito di tutti i geovologi 'post moderni' ("BADIAMO AL SODO: AIUTIAMOCI AD AIUTARE!"), mi è gradita l'occasione per l'invio del più caloroso saluto cristiano.

Con osservanza.

Vito Pucci


POST SCRIPTUM - Questo messaggio è informato ai limiti e allo spirito positivo dello Statuto dell'ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI TESTIMONI DI GEOVA PER LA TUTELA DELLA LIBERTA' RELIGIOSA, via Cermenati 80, costituita a Roma il 27/1/1990. - Verdi Articolo 4.


==========================================================

"SAREBBE ORA CHE ALLAH, DIO E GEOVA SI METTANO INTORNO A UN TAVOLO A PARLARE". "BRAVO, E DOVE?".

- Francesco Tullio ALTAN, L'espresso 11 Ottobre 2001, pagina 7.

[Modificato da ednaservice 27/03/2006 20.27]

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Carissimo Vito,
Il tuo scritto è un affresco per capire quale livello può raggiungere la sofferenza di un uomo oscurato da una continua disapprovazione per gli argomenti coraggiosamente trattati.
La tua vicenda più di molte altre mostra il volto inumano, intollerante e terribile del pregiudizio e dell’ignoranza.
Nel tuo appello non si respira aria di vittimismo, ma si legge la forza morale di un uomo costretto alla “gogna”, ormai, da anni!
Hai ripudiato e ripudi la discriminazione pur rimanendo legato tenacemente alla fede e ad un comportamento umano ispirato dal Vangelo.
Umanità mite, non violenta, ma forte.
Martin Luther King in un discorso del 1960, diceva: “Nel bel mezzo dei pericoli che mi stanno intorno ho sentito la forza di Dio trasformare la fatica della disperazione nella letizia della speranza”.
Il cristiano Abdul Rahman, con la sua resistenza “all’inquisizione Talebana”, ha trasformato una condanna a morte in una speranza per il rispetto dei diritti dell’uomo.
La violenza non può tutto, c’è qualcosa di assai più potente, la fede e l’amore verso Dio. Vedi Romani 8:38-39.Migliaia di persone sconosciute son state trucidate nel loro martirio cristiano. Il caso di Abdul, invece, è balzato come un proiettile alla ribalta mondiale. Per una strana ed oscura combinazione, un insignificante “infedele”, ha fatto il giro del mondo, con la sua vicenda. Cosa sta succedendo? Non c’è più posto per il sangue dei martiri? Per un Abdul salvato dal “rogo” dei Talebani, un Vito Pucci continua a rimanere il “rinnegato” da “cucinare a fuoco lento” come un falò. Il “martirio” di Abdul è durato 15 giorni per la gioia dell’opinione pubblica. Il “martirio” di Vito Pucci dura da anni e anni, con conseguenze, per il suo sistema nervoso, micidiali. Le sue urla squarciano un silenzio insopportabile. Urla che vogliono raggiungere l'orecchio attempato del prof. Lorenzo Minuti. Forse Pucci doveva chiamarsi Abdul Rahman!

Un abbraccio





[Modificato da parliamonepino 28/03/2006 3.54]




__________________________________________________
28/03/2006 15:25
 
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Luci e ombre!
Una illuminazione che possa avvolgere i piu' duri oppositori dei TDG!


Caro Vito,quando mi sono iscritto a "infotdgeova" mi ricordo che esordii dicendo che li trattavo molto male a volte prendendoli a parolacce.

Oggi,invece,e' un'altra cosa,un'altro giorno,un nuovo giorno per il mondo!

[SM=x1061956] [SM=x1061943] [SM=x1061943]

Paolo
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LETTERA APERTA A PAPA BENEDETTO XVI

Scritto da: Giuseppe LUPO 28/03/2006 3.49

Il cristiano Abdul Rahman, con la sua resistenza “all’inquisizione Talebana”, ha trasformato una condanna a morte in una speranza per il rispetto dei diritti dell’uomo. ...
Il "martirio" di Abdul è durato 15 giorni per la gioia dell'opinione pubblica.
Il "martirio" di Vito Pucci dura da anni e anni ...
Forse Pucci doveva chiamarsi Abdul Rahman!



Caro Pino,

Grazie di cuore per l'ospitalità e per le calde parole di incoraggiamento che, di volta in volta, riesci ad esprimere.

Mi auguro sinceramente che, alla fine, ogni sofferenza, abbia il suo senso compiuto!

Le ultime notizie di agenzia affermano che Abdul RAHMAN è tornato in libertà nella notte e che il ministro degli Esteri Gianfranco FINI si appresta ad accogliere con favore la sua richiesta di 'ASILO POLITICO IN ITALIA'.

Se la notizia sarà confermata ne sarò felicissimo!

Nell'attesa, come preannuciato, qui di seguito trascrivo copia della Lettera aperta 31/5/05 diretta all'amico Papa RATZINGER che, per la sincera fede in Dio e fiducia negli uomini, mi ha sempre dato l'impressione di essere un 'cristiano cattolico e testimone di Geova con la mentalità aperta al pluralismo' come e più di sua cugina che vive in Australia e che, stanto alle cronache, professa apertamente la religione dei Testimoni di Geova.

Mi auguro che, dopo i recenti fatti di Kabul, l'esplicita richiesta di aiuto formulata quasi un anno fa (e rimasta priva di fattivo riscontro!), trovi orecchie più sensibili.

Saluti.

Vito Pucci

==============================================================


LETTERA APERTA

Bari, 31 Maggio 2005

All’amico
Joseph RATZINGER
Papa BENEDETTO XVI

per il tramite di:

CUTRONE Sac. Giuseppe
PEPE Sac. Michele
DILEO Sac. Nicola
COZZA Avv. Marco
Corso Matteotti 10
20121 MILANO MI



LE ESPRESSIONI DI AMOREVOLE BENIGNITÀ DI GEOVA CERTAMENTE CANTERÒ A TEMPO INDEFINITO. DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE FARÒ CONOSCERE LA TUA FEDELTÀ CON LA MIA BOCCA”. – Salmo 89:1, Traduzione del Nuovo Mondo.


******


Caro amico Papa,

Nel 2002, il maestro d’arte Francesco Tullio ALTAN, inventore di Cipputi, fu ritenuto meritevole del premio “È GIORNALISMO 2001” fondato da Indro MONTANELLI, Enzo BIAGI, Giorgio BOCCA e Giancarlo ANERI, per la “sua genialità e il suo distacco alla Montaigne”. In quell’anno 2001, all’indomani della strage delle Torri Gemelle di New York, la matita di detto Autore aveva animato una semplice vignetta accompagnata però da una battuta geniale destinata ad essere ricordata ancora per molto tempo: “SAREBBE ORA CHE ALLAH, DIO E GEOVA, SI SIEDANO INTORNO A UN TAVOLO A PARLARE. BRAVO E DOVE?”. - L’espresso 11 Ottobre 2001, pagina 7.

A proposito, anche se -purtroppo- l’eccezionale occasione di dialogo e di confronto costituita dalla kermesse di Bari appena archiviata non è stata colta dovutamente, animato dallo spirito positivo del maestro ALTAN, mi piace ricordare che, nei giorni appena decorsi, l’Amministrazione comunale di Bari, onorando i suoi obblighi di ospitalità, ha diffuso un messaggio positivo (‘Benedetto colui che viene’) che, al vaglio dei fatti, è risultato parziale ed insoddisfacente.

Infatti, monsignor Francesco CACUCCI, vescovo di Bari e Bitonto, nelle sue parole di saluto pronunciate domenica 29/5 u.s. durante la cerimonia di Bari Marisabella, ha fatto proprio il motto dell’Amministrazione ed ha aggiunto: “Benedetto colui che viene nel nome di Dio”.

A seguito di una semplice ricerca, ho scoperto –però- che il Salmo 118:26, dice testualmente: “BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DI GEOVA”. – Confronta Matteo 21:9; 23:39; Marco 11:9; Luca 19:38; Romani 10:13, Traduzione del Nuovo Mondo.

******

Lo confesso. Ormai da moltissimi anni, specialmente dall’epoca in cui il precedente amico papa bianco Karol WOJTYLA aveva ripreso l’ottima abitudine di chiedere scusa (ai ‘fratelli maggiori’ ebrei, a Galileo Galilei, ecc.) e di ricominciare a parlare la lingua dei contadini e dei pescatori (pane al pane/vino al vino), vivo nell’attesa della prossima inevitabile pacificazione con i ‘fratelli minori’ che si riconoscono nell’altro amico papa nero Gerrit LOSCH, esponente di primissimo piano della nuova classe dirigente internazionale dei miei amici Testimoni di Geova.

Da circa un anno, ancora più ingenuamente, ho coltivato la segreta speranza che tale ‘rivoluzione fraterna’ potesse scoppiare in occasione della visita appena conclusa ed in tale ottica positiva, con l’assistenza di don Michele, don Nicola e don Giuseppe, ho preso contatti specifici anche con mons. Camillo RUINI, presidente della C.E.I., e con il ridetto mons. Francesco CACUCCI, vescovo di Bari e Bitonto.

Come prevedibile, l’adempimento di ogni speranza è stata rinviata ‘a data da destinarsi’.

Eppure, nel marzo 1994, alla specifica domanda (“GÈOVA È IL NOME DI DIO?”) posta dal Sig. Enrico FONTABINA di Napoli, la rivista scientifica FOCUS così rispondeva:

SÌ PER LE RELIGIONI CHE TRAGGONO ORIGINE DALLA BIBBIA, CIOÈ L’EBRAICA E LA CRISTIANA. NELL’ANTICO TESTAMENTO (ESODO 3:14), SI NARRA INFATTI CHE DIO SI RIVELÒ A MOSÈ CON IL NOME DI ‘YHWH’, OVVERO ‘IO SONO COLUI CHE SONO’, E GLI AFFIDÒ IL COMPITO DI LIBERARE GLI ISRAELITI DALLA SCHIAVITÙ EGIZIANA. DA QUESTO TERMINE EBRAICO DERIVA L’APPELLATIVO YAWEH, TRASFORMATO, POI, IN JEHOWAH NEL LATINO MEDIEVALE, E QUINDI IN GÈOVA”.

Più che opportunamente, con esplicito riferimento al ‘popolo di Geova’, il Prof. Massimo INTROVIGNE, esperto cattolico del pluralismo religioso internazionale, ha di recente affermato che “I TESTIMONI DI GEOVA SONO DIVENUTI IL CASO PARADIGMATICO E LA PIETRA DI PARAGONE SU CUI TESTARE LE DIVERSE TEORIE SUL RUOLO DELLA RELIGIONE”.

Egli ha evidenziato altresì come “LA CRESCITA INTERNAZIONALE DEI TESTIMONI DI GEOVA SI SITUI AL CUORE DEL DIBATTITO SUGLI SCENARI RELIGIOSI CONTEMPORANEI … E COME L’INTERPRETAZIONE DI QUESTA CRESCITA SI RIVELI DECISIVA PER RISPONDERE ALLA DOMANDA SUL RUOLO E SUL FUTURO DELLE RELIGIONI NELLE SOCIETÀ OCCIDENTALI DEL XXI SECOLO”. – Massimo INTROVIGNE, I Testimoni di Geova, già e non ancora, Elledici Editrice, 2002, pagine 5, 146.

Al Prof. INTROVIGNE fa sempre più spesso eco, qui a Bari, il Prof. Nicola COLAIANNI che, comunemente, nei suoi ‘pareri pro veritate’ (?), nei suoi corsi di diritto ecclesiastico presso l’Università, nei seminari di approfondimento ecc., usa i Testimoni di Geova come ‘cavallo di battaglia’ preferito, anche rispetto ad altre religioni note come l’Islam, il Buddismo, Scientology, ecc..

A mio modesto parere, per detti professionisti –più che per altri- il futuro ha in serbo il titolo di ‘SDOGANATORI DEI TESTIMONI DI GEOVA’. – Nicola COLAIANNI, La libertà religiosa secondo le confessioni ‘altre’, RUBBETTINO Editore 2002, pagine 659-690.

Orbene, se –in tutto o in parte- le cose stanno come riferisce Focus, perché alla società civile vengono sistematicamente occultate, in patente VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI DI UGUAGLIANZA (par condicio religiosa) e del PLURALISMO DELL’INFORMAZIONE, quasi tutte le informazioni relative ai drammatici casi umani e giudiziari come quelli dei Sigg.ri ...

(segue indicazione del nome e cognome di n. 30 persone fisiche)

e moltissimi altri, tutti vittime innocenti della dilagante

PIAGA DEL DOPPIO PREGIUDIZIO RELIGIOSO
(Cattolici c/ Testimoni di Geova c/ Cattolici)

inconfessata ma assai reale, legata –sicuramente a torto- all’identità del sovrano dell’universo, l’unico vero Dio il cui nome personale è JAHWEH e/o GEOVA, secondo i cristiani Cattolici e Testimoni di Geova più tradizionalisti. – Confronta Esodo 22:22, 23; Salmo 83:18; Proverbi 19:17; 28:8; Isaia 54:17; 55:7-9; Matteo 7:21-23; Giacomo 1:27; 2:14-17, 26.

******

Pertanto, prima che la situazione si intorbidi ulteriormente, al dichiarato fine di allentare l’insopportabile tensione sociale venutasi a creare in Italia a seguito e per effetto della costituzione, avvenuta a Roma in data 19/6/85, dell’Ente giuridico denominato CONGREGAZIONE CRISTIANA DEI TESTIMONI DI GEOVA, con la massima sincera e leale umiltà di cuore,

CHIEDO

A) che, in adempimento dello spirito positivo della Legge 205/93 “Recante misure urgenti in materia di discriminazione … religiosa”, venga urgentemente rivista e aggiornata la posizione ufficiale della Chiesa cattolica nei confronti dei cristiani Testimoni di Geova così come espressa nella Nota pastorale circa “L’impegno pastorale della Chiesa di fronte ai nuovi movimenti religiosi e alle sette”, data a Roma il 30/5/93, Solennità di Pentecoste.

B) a seguito e per effetto dei fatti nuovi emersi in relazione al giudizio civile N. 373/03 R.G. Tribunale di Bari, Sezione Distaccata di Bitonto, (C.E.I. C/ TESTIMONI DI GEOVA C/ PUCCI VITO C/ C.E.I.), formulo pubblicamente le scuse più sincere per tutti gli errori, sicuramente involontari, che certamente ho compiuto nello svolgimento della mia attività cristiana.

Nel contempo, chiedo di essere aiutato a risolvere ogni eventuale residuo contrasto che ancora può sussistere:

A) con mons. Camillo RUINI e con il Sig. Gerrit LOSCH, per le denunce sporte in data 10-13/7/04 e 27/9-13/10/04 alla Prefettura di Matera, Ufficio territoriale del Governo;

B) con don Lorenzo MINUTI e don Franco RENNA, parroco di Rutigliano/Ba, per la denuncia a firma congiunta delle Sigg.re Domenica Gravina, Angela Castellana, Anna Pernthaler e Anna Sabino, sporta in data 5/5/95 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, R.G.N.R. 3543/95/21, P.M. Dott. Marco DINAPOLI;

C) con i Sigg.ri ...

(segue indicazione del nome e cognome di n. 14 Magistrati)

per tutte le denunce formulate a sostegno dei provvedimenti di giustizia richiesti in favore delle Sigg.re ...

(segue indicazione del nome e cognome di n. 7 persone fisiche);

D) con gli On. Roberto CASTELLI e Giuseppe PISANU, nella loro rispettiva qualità istituzionale di Ministri della Giustizia e degli Interni, ... nonché con la Dott.ssa Lorita TINELLI, Presidente del CESAP – CENTRO STUDI ABUSI PSICOLOGICI, con sede in Noci/Ba, per la denuncia a firma congiunta sporta in data 9-19/11/01 presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Bari dal sottoscritto e dai Sigg.ri Domenico Grassi, Angela Monno, Domenica Gravina, Angela Castellana e Giovanna Ditaranto (R.G. N.R. 20472/01 P.M. Dott. Emanuele DE MARIA); nonché in data 10-13/7/04 e 27/9-13/10/04 presso la Prefet-tura di Matera, Ufficio Antimafia del Governo;

E) con i Sigg.ri ...

(segue indicazione del nome e cognome di n. 19 persone fisiche)

In vista del futuro, in qualità di ‘CRISTIANO CATTOLICO E TESTIMONE DI GEOVA CON LA MENTALITÀ APERTA AL PLURALISMO’, nonché di socio fondatore dell’ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI TESTIMONI DI GEOVA PER LA TUTELA DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA, costituita a Roma il 27/1/1990, mi piace qui ricordare che, qualche anno fa, il Sig. Valter FARNETI, Presidente dei Testimoni di Geova italiani dal 1963 al 2002, riconobbe che la nostra Terra di Puglia, nota altresì come ‘Porta dell’Oriente’ e ‘California d’Italia’, a differenza delle altre regioni italiane, continuava ad essere la terra di missione più fertile per l’Opera dei Testimoni di Geova. – Sandro MAGISTER, “Prossimamente GEOVA”, L’espresso 3 Agosto 2000, pagine 75-78.

Una semplice casualità la Sua recente visita qui a Bari? Un segno dei tempi? Chi vivrà vedrà.

Cordiali saluti fraterni.

Vito Pucci

******

AFFRONTATE I FATTI”. “LA RELIGIONE È UN LACCIO E UNA TRUFFA”. “SERVITE DIO E CRISTO IL RE”. – I Testimoni di Geova: Proclamatori del Regno di Dio, 1993, pagine 447, 566-568.

QUANDO VENGONO ESPOSTI DEI PROBLEMI, ASSICURATEVI DI CONOSCERE TUTTI I FATTI PRIMA DI SUGGERIRE UNA SOLUZIONE” (PROVERBI 18:13) … “IL CONSIGLIO DEL FRATELLO RUTHERFORD, BASATO SU MICHEA 6:8, FU DI ‘AGIRE CON GIUSTIZIA, ATTENERSI STRETTAMENTE ALLA LINEA DI CONDOTTA DELL’ORGANIZZAZIONE, SOSTENERE LE NORME BIBLICHE, UBBIDIRE PRONTAMENTE E NON PROCRASTINARE. TRATTARE CON GENTILEZZA I FRATELLI, PARTECIPARE REGOLARMENTE AL SERVIZIO DI CAMPO ED ESSERE UMILE NEL CAMMINARE CON DIO’”. – Vedi La Torre di Guardia 1 Marzo 1988, pagine 10-17.



[Modificato da ednaservice 28/03/2006 20.12]

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DENUNCIA FERMA ED IMPLACABILE DI OGNI MICIDIALE 'LOGICA CAMPANILISTICA'!

Scritto da: Claudio BUTRICHI 28/03/2006 7.27

Io vorrei (e con me, credo anche diversi utenti), fosse detto, in parole "semplici, chiare, concrete", cosa , in pratica si può fare.




Caro Claudio,

Grazie della disponibilità e della tua 'cristiana' attenzione pastorale.

Sinceramente, debbo riconoscere che -sempre più spesso- mi viene rivolta la specifica domanda che, anche tu, sia direttamente che indirettamente, mi hai più volte formulato e alla quale ho sempre dato una importanza relativa.

E' evidente che ero in errore.
Per tale ragione, mi sforzo di porvi subito ... rimedio!.

Premetto, innanzitutto, che le ultime notizie di agenzia affermano che il Ministro degli Esteri Gianfranco FINI ha chiesto 'ASILO POLITICO IN ITALIA' per Abdul RAHMAN, il 'falso apostata' islamico convertitosi al cristianesimo 16 anni fa.

Se il clamoroso 'annuncio' del Ministro Fini sarà seguito dai fatti, io per primo ne sarò felicissimo per l'impatto più che positivo che l'avvenimento non mancherà di avere sull'opinione pubblica sia in Italia che nel resto del mondo!.

Infatti, strano ma vero, fatte le dovute differenze, il clamoroso 'CASO RAHMAN' presenta straordinarie similitidini con la complessa vicenda che mi vede implicato in prima persona e, di riflesso, vede implicate decine e decine di 'cristiani' Testimoni di Geova, vittime innocenti dei 'vertici spiritualmente corrotti' degli Enti giuridici che fanno capo, a livello internazionale, alla WATCH TOWER SOCIETY, con sede a New York.

Inoltre, a proposito della crescente importanza del sempre più vitale 'CONTROLLO' operato da parte dell'opinione pubblica non solo confessionale, mi sembra doveroso sottoporre alla qualificata attenzione tua e di tutti i foristi, l'insegnamento fondamentale del Prof. Nicola COLAIANNI, docente di Diritto Ecclesiastico presso l'Università di Bari, un 'cristiano cattolico post moderno' con la 'mentalità indubbiamente aperta al pluralismo religioso e confessionale!.

Qui di seguito riporto testualmente il 'rivoluzionario' insegnamento del Prof. Colaianni che, se ben compreso e messo in pratica, ha in sè la soluzione del 'dramma infinito' della "VIOLAZIONE SISTEMATICA DEI DIRITTI UMANI FONDAMENTALI" strettamente connessa dell'"OSTRACISMO PERENNE E ASSOLUTO" conseguente alla "PRATICA NON CRISTIANA, E PERCIO' ILLEGALE E DIABOLICA, DELLA DISASSOCIAZIONE", così come comunemente conosciuta e praticata in tutte le oltre 98.000 congregazioni locali dei Testimoni di Geova di tutto il mondo!.

Al riguardo il Prof. COLAIANNI afferma precisamente quanto segue:

"OGNI INDIVIDUO HA DIRITTO ALLA LIBERTA' DI PENSIERO, DI COSCIENZA E DI RELIGIONE" E TALE DIRITTO "INCLUDE LA LIBERTA' DI CAMBIARE DI RELIGIONE O CREDO" (Art. 18 Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo) ...

LA PREVISIONE DI ESPULSIONE DI CUI ALL'ART. 4 DELLO STATUTO DELLA CONGREGAZIONE DEI TESTIMONI DI GEOVA "NON E' IDONEA A GARANTIRE SUFFICIENTEMENTE LA LIBERTA' DI DISSENSO DEL SOCIO ALL'INTERNO DELLA CONFESSIONE". ...

"TALE PROCEDIMENTO DISCIPLINARE SI SVOLGE IN VIA RISERVATA: IL CHE, SE TUTELA LA DIGNITA' DELLA PERSONA INQUISITA, NON NE GARANTISCE IL PIENO ESERCIZIO DEL DIRITTO DI DIFESA, LEGATO ANCHE ALLA PUBBLICITA' DEL PROCESSO ED AL CONTROLLO CHE COSI' PUO' SVOLGERE L'OPINIONE PUBBLICA NON SOLO CONFESSIONALE".

PER L'EFFETTO, ANCHE "I RESPONSABILI DELLA COMUNITA' (dei Testimoni di Geova, ndr) ... OVE TRAVALICHINO NELL'ILLECITO PENALMENTE RILEVANTE, SONO PERSEGUIBILI DALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA".

- Nicola COLAIANNI, La Libertà religiosa secondo le confessioni 'altre', a cura di Mario Tedeschi, Tomo II, Rubbettino editore, settembre 2002, pagg. 670-1; 674-5.

Atteso che gli utenti di tutti i Forums, ivi inclusi e non eslusi quelli gestiti dal Sistema FFZ, appartengono all'opinione pubblica confessionale e/o non confessionale, anche il 'controllo' da loro effettuato vale 'moltissimo' e, come dimostrato dal 'caso eclatante di Abdul RAHMAN', concretamente, può rappresentare la differenza tra 'la vita' e 'la morte' di ogni vittima innocente dell'OSTRACISMO PERENNE E ASSOLUTO conseguente alla 'DISASSOCIAZIONE'.

Non a caso, per la sua fondamentale importanza, il 'perspicace' e 'coraggioso' insegnamento del Prof. Nicola COLAIANNI rappresenta uno dei cardini fondamentali su cui è stata impostata l'accorata 'RICHIESTA DI AIUTO' avanzata a Papa Joseph RATZINGER/BENEDETTO XVI nella specialissima Lettera aperta 31/5/05 pubblicata nella giornata di ieri con il post che precede e che, fino ad oggi, nonostante l'assoluta urgenza del problema evidenziato, è rimasta priva del benchè minimo riscontro!.

In ogni caso, tengo a precisare che il comune amico Pino LUPO, specialista nella difficile 'ARTE DELLA COMUNICAZIONE', oggi impegnato in indifferibili questioni di carattere personale e familiare, mi ha preannuciato che, non appena possibile, interverrà appositamente per rispondere in maniera ancora più esauriente alla domanda che tu hai posto.

Un cordiale saluto cristiano a te e a tutti i foristi.

Vito Pucci

[Modificato da ednaservice 29/03/2006 16.29]

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FERITO PROFONDAMENTE!

Scritto da: Claudio Cava 29/03/2006 16.33

Amico mio, fattelo dire:
Tu hai scambiato Usenet per un'Aula di Tribunale.
Capisco benissimo che è questione di deformazione professionale, ma purtroppo l' "avvocatese" qui lo capiscono in pochi.
Non scambiare questa mia per attacco personale o critica indiscriminata, il fatto è che vorrei finalmente vederti imbastire un dialogo aperto e amichevole o almeno non frustrare tutti i tentativi che a tale scopo ti sono stati rivolti pressochè dappertutto dove presenzi.
Purtroppo vedo solo Atti giuridici, copia/incolla di lettere più o meno ufficiali, resoconti di avvenimenti, citazioni personali, nomi e cognomi, dati vari ecc.
Un forum è luogo di scambio di opinioni tra persone di tutti i ceti sociali e livelli culturali, non di sola propaganda, di qualunque natura essa sia.
Ciao. Claudio




Caro Claudio Cava,

Te lo dico con altrettanta sincerità di cuore:

CON LE TUE PAROLE HAI FERITO PROFONDAMENTE I SENTIMENTI NON SOLO MIEI MA DI TUTTI COLORO CHE, CONSAPEVOLMENTE O MENO, SUBISCONO LE 'BRUTALI CONSEGUENZE' ('OSTRACISMO PERENNE E ASSOLUTO') DEI 'MICIDIALI' PROVVEDIMENTI DI ESPULSIONE CHE I TESTIMONI DI GEOVA, NELLA 'SCANDALOSA' INDIFFERENZA GENERALE, CONTINUANO AD ADOTTARE AD OGNI PIE' SOSPINTO.

L'accusa di 'strumentalizzare' Usenet per fare 'propaganda', dal mio punto di vista, è semplicemente 'blasfema'.

Ingiustamente, il 3/7/03, a mia insaputa, io e la mia famiglia, siamo stati letteralmente 'gettati sul lastrico' da una 'cupola' di 31 Super Testimoni di Geova che, riuniti in segreto, in un oscuro ufficio della Betel di Roma, mi hanno 'condannato alla morte civile perpetua', senza appello, insieme a 309 altri malcapitati ignoti!

Il tutto, nel corso di un 'processo farsa' durato appena 45 minuti!.

Con la beffa ulteriore, davvero insopportabile, di leggere nello stesso 'verbale' esibito in giudizio dalla stessa controparte, che il tutto era avvenuto 'dopo approfondita analisi'!.

Con raccomandata ar 23/10/04 ho chiesto formalmente di conoscere al meno i nomi e cognomi dei 31 'giudici inquisitori': fino a questo giorno nessuna considerazione è stata prestata a tale più che legittima richiesta!.

Semplicemente rivoltante!.

Ma quello che ferisce di più, credimi amico Claudio, è vedere la pervicace indifferenza della massa dei 'foristi' che, nonostante le chiare evidenze pubblicate dal comune amico Achille LORENZI (mio coetaneo e 'compagno di prigionia!') in ordine alla 'mostruosità' degli illegali e immorali provvedimenti di 'disassociazione', non esita a fraintendere, schernire, offendere senza ritegno e, di tanto in tanto, mostrare 'empatia e compassione'.

A fronte di tale 'dramma infinito', poichè vivo davvero nel 'terrore psicologico' da troppi anni, nell'ottobre 2005 (sei mesi fa), prima che fosse 'troppo tardi', fui costretto dalle circostanze a seguire il perspicace consiglio del Prof. Nicola COLAIANNI riportato nel post che precede.

Mi auguro che dopo il tuo stimolante 'interpello', l'opinione pubblica dei foristi, te in testa, decida finalmente di prestare l'indispensabile 'CONTROLLO' dei misfatti che, quotidianamente, continuano a consumarsi nelle 'stanze interne' degli uffici centrali adoperati dai 'vertici spiritualmente corrotti' dei Testimoni di Geova che, nel 99,99 percento dei casi, te lo assicuro per esperienza diretta, sono ottimi 'cristiani'!

A proposito di copia/incolla, ancora una volta, ti suggerisco di rileggerti la straodinaria 'lezione di vita' che ci ha regalato un illustrissimo sconosciuto: Abdul RAHMAN di Kabul, Afghanistan.

Repubblica.it Notizie (30/3/06), tra l'altro riferisce:

"KABUL - La vicenda di Abdul RAHMAN, il cittadino afgano convertito al cristianesimo, continua ad infiammare l'Afghanistan. Oggi i Taliban esortano alla guerra santa contro il presidente Hamid KARZAI colpevole di non aver ostacolato l'ingerenza straniera nella politica del paese e di aver sostenuto la macchinazione dell'Occidente nella creazione di un caso ad arte. Secondo il movimento fondamentalista la vicenda dell'afgano convertito al cristianesimo e rilasciato per trovare asilo in Italia è la prova che il presidente è un 'fantoccio' in mano straniera.

In una nota i Taliban sparano a zero sul governo di Kabul ed esortano i musulmani a scatenare la guerra santa contro l'esecutivo. 'Il rilascio dell'apostata Abdul Rahman' si legge nella nota firmata dal portavoce dei Taliban, Mohammed Hanif, 'dimostra con chiarezza che i giudici afgani non sono indipendenti e che le loro decisioni sono nelle mani degli stranieri. Non ci sono più giudici né mullah a Kabul: sono tutti venduti che, nei panni di magistrati, ingannano la nazione. Dovrebbero dimettersi'". (fine del copia/incolla)

Come tutti abbiamo avuto modo di constatare, in meno di un mese, l'efficacissimo 'controllo' dell'opinione pubblica 'non solo confessionale', ha permesso di sovvertire la condanna di morte che già era stata sollecitamente emanata e, letteralmente, 'salvare la vita' di un uomo innocente, ingiustamente accusato del 'reato di apostasia': la stessissima subdola accusa che ha rovinato l'esistenza non solo mia, ma anche quella di Achille LORENZI, Pino LUPO e moltissimi altri, nonchè dei nostri stessi familiari innocenti!.

Come mai, caro Claudio, insieme alla maggioranza degli osservatori, continui a rimanere sostanzialmente indifferente di fronte alla sfrontata evidenza di 'due pesi e due misure'?.

I Testimoni di Geova hanno la 'licenza di perseguitare' i 'presunti apostati', mentre ciò non è assolutamente consentito agli 'arretrati' musulmani?.

Non è davvero strano tutto ciò?

Perchè nessuno si scandalizza nel leggere la testimonianza diretta, mai smentita, del 'grande fratello' Paolo PICCIOLI che, da buon toscanaccio, senza peli sulla lingua, in tempi non sospetti, non esitò a dichiarare pubblicamente che, alla base, c'è un "SPORCA STORIA DI SOLDI"?. - Vedi Panorama 25/2/1990, pagina 79.

Abbiamo letto tutti che per Abdul RAHMAN, oltre a Papa BENEDETTO XVI, a Condoleezza RICE e a mezzo mondo, si sono mossi tempestivamente (almeno il 'legittimo sospetto di strumentalizzazione per fini elettorali' mi è consentito?) anche il Ministro degli esteri Gianfranco FINI ed il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio BERLUSCONI.

Ebbene, nel mese di ottobre 2003, con riferimento allo 'scandaloso' caso specifico che mi vede coinvolto all'On. Sivio BERLUSCONI, nella sua qualità, mediante l'ufficiale giudiziario di Bitonto, notificai ufficialmente l'atto introduttivo del giudizio tuttora pendente: è rimasto lettera morta!.

Sempre a proposito di date, nomi e cognomi: Il 13/12/2003, per mezzo dell'Avv. Ettore BUCCIERO, Senatore barese di AN, feci pervenire alla persona dell'On.le Gianfranco FINI, un intero 'DOSSIER' di circa 300 pagine, lo stesso che, nel novembre 2005, ho consegnato nelle mani dell'altro comune amico Pino LUPO (altro mio coetaneo e altro mio 'compagno di prigionia spirituale'!), uno dei pochissimi esseri umani che, nei fatti, hanno dimostrato di voler prendere a cuore dovutamente il 'dramma infinito' delle persone che si trovano nella nostra stessa condizione.

Sulla base delle 'sentite' considerazioni (me le hai proprio 'tirate!) appena svolte, ti esorto a riconsiderare dovutamente le 'infuriate reazioni ufficiali' dei vertici religiosi musulmani alla 'sollecita liberazione' di Abdul RAHMAN.

Nel contempo, lascio a te e agli altri 'foristi' il gusto di immaginare il compiaciuto sorrisetto dei 'vertici spiritualmente corrotti' dell'Ente giuridico Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova per l'inaccettabile lassismo della 'MALA GIUSTIZIA' italiana, aggravata da commenti offensivi, increduli e annoiati del tipo da te inserito.

Scusami, mi dicono che sei una persona 'molto intelligente'.
Credimi: mi hai provocato alla grande!

E' scritto:

"SE QUALCUNO FA LA DICHIARAZIONE: 'IO AMO DIO', EPPURE ODIA IL SUO FRATELLO, E' BUGIARDO. POICHE' CHI NON AMA IL SUO FRATELLO CHE HA VISTO, NON PUO' AMARE DIO, CHE NON HA VISTO. E ABBIAMO DA LUI QUESTO COMANDAMENTO, CHI AMA DIO AMI PURE IL SUO FRATELLO". - 1 Giovanni 4:20, 21, Traduzione del Nuovo Mondo

Con immutato affetto, amicizia e simpatia.

Vito Pucci

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ciao,
voglio esprimere una mia opnione in merito ai problemi esposti da Vito. A mio parere ritengo che ciò che sta portando alla nostra attenzione sia di rilevante importanza in quanto si tratta della richiesta di rispetto dei diritti umani, rispetto che viene disatteso da coloro che si rendono responsabili dell'isolamento, della morte sociale delle persone che non condividono determinate azioni portate avanti da associazioni quali la WTS. Mi riferisco alla condizione di coloro che vengono classificati come "apostati" e destinati a subire una condizione di isolamento causa di un forte disagio interiore.
A me non sembra propaganda quella che Vito sta facendo ma INFORMAZIONE, fatta con il linguaggio che per lui è più usuale, quello di un avvocato.
Usare termini giuridici non vuol dire fare propaganda ... e poi propaganda a chi?
Di fronte alla vicenda di Abdul Rahman chi soffre perché condannato alla morte sociale (come vogliono i vertici della WTS)si chiede perché a loro favore non si scomoda nessun capo di stato, nessun ministro, nessun papa. Certo la morte fisica fa più scalpore, fa notizia, permette di utilizzare la vicenda a fini politici, i "grandi" sono "amorevoli" , "portatori di pace e di giustizia".
La sofferenza interiore di Vito, Adriano e altri non è visibile all'esterno, non fa notizia e la loro richiesta di ascolto viene disattesa. Io penso che occorra l'unione di queste persone per creare un movimento di opinione che disturba che riesce a far arrivare in alto la sua voce. Credo che questo sia un invito che traspare nei post di Vito, invito amichevole rivolto a chi è capace di compartecipare alla sofferenza dell'altro,
con affetto Siria [SM=x1061919]
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