Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

LA DISASSOCIAZIONE MANTIENE PURA LA "CONGREGAZIONE"?

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2006 01:31
Email Scheda Utente
Post: 355
Post: 15
Registrato il:
Città: SAN COLOMBANO AL LAMBRO
Età: 53
Sesso: Maschile
Utente Junior
OFFLINE
01/03/2006 23:50
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Cari Foristi

Come e' ormai ovvio, questo spazio virtuale e nato per essere di aiuto per coloro che soffrono e vivono un grave disagio.
Questo disagio e' dovuto all'esperienza di individui che sono stati manipolati nei pensieri e nei sentimenti.

Molti di questi hanno speso molti anni di vita alla causa dei Testimoni di Geova, molti "vorrebbero" dare una svolta alla loro vita (perche' sanno come stanno in realta' le cose) ma sono "ostaggi" di una minaccia.

Questa minaccia e' la disassociazione.

I Testimoni di Geova rivendicano la loro unicita', e fanno vanto della disassociazione, in quanto asseriscono che tale provvedimento serve per mantenere la congregazione pura.

Ma e' vero?

Sorgono due domande una opposta all'altra!

I Testimoni di Geova vogliono una congregazione pura dal punto di vista di Dio?

Oppure:

I Testimoni di Geova vogliono una congregazione pura dal punto di vista umano?

Con la minaccia della disassociazione (e affermo cio' senza paura d'esser smentito) la WtS ottiene solamente che persone che non si comportano da Cristiani tengano nascosta la loro condotta. Quindi diventano frequenti scandali di ogni tipo (che ovviamente cercano sempre di nascondere).

Ho sentito ILLUSTRI TDG dire:" Almeno (con la disassociazione) si mette un freno a chi si comporta male e questi non influisce su altri"!

Ma Permettetemi:

Se in una congregazione ci sono individui, che fanno cio' che gli pare di nascosto, perche' se vengono scoperti l'onta della discriminazione non gliela toglie nessuno, questa congregazione e' pura davvero?

Oppure e' pura solo all'apparenza?
Per i testimoni di Geova e' importante cosa pensa Dio?

Se non ci fosse la disassociazione, QUANTI che non vogliono adeguarsi al Cristianesimo continuerebbero a frequentare le ADUNANZE?

A quest'ultima domanda credo di poter rispondere sicuramente con un ....NESSUNO.

Quindi, in realta' a che serve la disassociazione?
Sicuramente non a "mantenere realmente la congregazione pura"!

La disassociazione diventa quindi uno strumento di minaccia e di ricatto, senza il quale MOLTI che non hanno la forza di dire BASTA cambierebbero vita.
Posso dire con certezza questo, in quanto molti TdG mi hanno scritto, esprimendo tutta la loro angoscia per le contraddizioni che vedono ormai da anni, contraddizioni che poco hanno di Cristiano.

Quindi si sentono frasi del tipo: "....Se dico questo....che ne sara' di tutti i miei amici? Che penseranno di me? E i miei genitori? Ho dedicato la vita a questo.....vale la pena perdere tutto?

Il Cristo disse in Matteo 10:32-39


32 “Chiunque confesserà dunque di essere unito a me davanti agli uomini, anch’io confesserò di essere unito a lui davanti al Padre mio che è nei cieli; 33 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. 34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettere pace, ma spada. 35 Poiché sono venuto a causare divisione, ponendo un uomo contro suo padre, e la figlia contro sua madre, e la giovane nuora contro sua suocera. 36 In realtà, i nemici dell’uomo saranno quelli della sua propria casa. 37 Chi ha più affetto per padre o madre che per me non è degno di me; e chi ha più affetto per figlio o figlia che per me non è degno di me. 38 E chi non prende la sua croce e non mi segue non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua anima la perderà, e chi avrà perduto la sua anima per causa mia la troverà.



Cristo ci ha insegnato la liberta', liberta' che lui ci ha dato, ci ha insegnato a non temere l'uomo, ci ha insegnato ad essere LEALI prima a Lui e poi la nostra anima ci sara' restituita.

E' per questo che bisogna cercare di arginare questa piaga (la disassociazione) con ogni mezzo possibile.

Un saluto
Gabry
Email Scheda Utente
Post: 756
Post: 100
Registrato il: 08/02/2006
Città: TORINO
Età: 69
Sesso: Maschile
Occupazione: professionista
Utente Junior
AMMINISTRATORE
OFFLINE
02/03/2006 03:45
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Carissimo Gabry,
Finalmente si aprono le danze!
Nel senso che si comincia ad entrare negli aspetti specifici che riguardano le privazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.
Parto dalla tua conclusione, quando dici che bisogna cercare di arginare con ogni mezzo il provvedimento chiamato: “DISASSOCIAZIONE.
Un mezzo potrebbe essere certamente quello virtuale!
La comunicazione virtuale ci accompagnerà nei prossimi decenni come il più potente strumento di partecipazione personale della storia.
Per questa ragione, da questa “trincea”, possiamo dare inizio all’aiuto che vogliamo destinare a tutti coloro, che in qualche modo, sono stati protagonisti del ripiego, mai giustificato, della disassociazione.
Nella maggioranza dei casi, la disassociazione, comprende un umiliante e bruciante stato di isolamento. E’ la “morte sociale”, che inevitabilmente investe la sfera affettiva e tutto “quel mondo”, prima così cordiale e poi così ostile.
Non si parlerà mai abbastanza sull’inutilità della disassociazione.
La disassociazione è l’atto più impuro e criminoso che si possa immaginare. Ora, una cosa impura non potrà mai rendere pura nessuna situazione.
La disassociazione è un espediente, fatto ad hoc, per mettere in stato di sudditanza i vari individui.
Facendo appello all’articolo 5, noi possiamo contrastare, questo marchingegno, capolavoro di crudeltà!
Il nostro motto è: “Ci facciamo in quattro per l’applicazione dell’articolo cinque.
…………Continuo domani………….
Saluti



__________________________________________________
Email Scheda Utente
Post: 496
Post: 14
Registrato il: 08/02/2006
Sesso: Maschile
Utente Junior
OFFLINE
02/03/2006 09:17
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Internet delle meraviglie
Pino, hai toccato un punto fondamentale per la causa che ti sei proposto in questo forum: il mondo virtuale.
In un blog famoso in tutto il mondo, beppegrillo.it, il mattatore dice questo spesso e volentieri ai politici: NON AVETE CAPITO LA PORTATA DI INTERNET!!
Non hanno capito i politici ma nemeno la WTS. Non si rendono conto che sta nascendo una nuova democrazia, la retecrazia, se vogliamo coniare un termine diverso. La WTS non capisce e si ostina a combattere una nuova forma di liberazione della cultura, quella che passa per il doppino telefonico e che non si fermerà davanti a nulla, nemmeno davanti a tentativi caparbi di Stati totalitari come quello Cinese.
Non puoi fermare le menti nuove e fresche come quelle dei nostri figli, il mio ha 7 anni e usa il computer come usa il telecomando della TV, come pensare quindi di frenare le informazioni in tempo reale che ti propone internet? Come pensare che non si possa scoprire una fandonia facendo semplicemente una ricerca su Google? Io qualche giorno fa ho fatto una ricerca per accertare che l’articolo in quarta di copertina di una Torre di Guardia recente riferiva al riguardo di ritrovamenti archeologici di alcuni frammenti di papiri.
La WTS nell’articolo sosteneva che i frammenti tra le altre cose provavano che il nome di Dio fosse scritto su rotoli come quelli risalenti a prima del 607 a.c. Ma facendo una ricerca approfondita negli archivi dei vari musei che hanno trattato questi rotoli la data che citano è.... va bhè, lo sapete!
L’utilizzo di internet cresce a livello esponenziale! Guai per chi crede di poter tenere nascosto qualcosa, non ci riesce il Pentagono, figuriamoci gli altri!



---------------------------------------------------------
"Mi chiamo Massimo e avrò la mia vendetta.
In questa vita o nell'altra."
Email Scheda Utente
Post: 6.275
Post: 6
Registrato il: 08/02/2006
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Occupazione: Chef
Utente Junior
OFFLINE
19/03/2006 10:27
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Ho sentito ILLUSTRI TDG dire:" Almeno (con la disassociazione) si mette un freno a chi si comporta male e questi non influisce su altri"!

Ma Permettetemi:

Se in una congregazione ci sono individui, che fanno cio' che gli pare di nascosto, perche' se vengono scoperti l'onta della discriminazione non gliela toglie nessuno, questa congregazione e' pura davvero?

Oppure e' pura solo all'apparenza?
Per i testimoni di Geova e' importante cosa pensa Dio?








Quello che ha scritto Gabriele è una grande verità, che purtroppo si ripete da migliai di anni.

Gesù Cristo si trovò a combattere con queste mentalità farisaiche (fariseo =separato e santo), che "nettavano l'esterno ma dentro erano pieni di rapina".

Per il "fariseo moderno" (come per l'antico) l'importante è quel che si vede all'esterno, e non quello che DIO pensa.

La dissociazione è solo una delle pratiche inumane esistenti ne gruppi religiosi (TDG in primis), E' come dire all'altro : "tu non sei degno di noi". Purtroppo per i moderni farisei, DIO aborre questo tipo di mentalità e già nell'A.T., nei profeti, DIO dice a questo tipo di persone : "tu che sembri dire : fatti in là, io sono più santo di te....queste cose sono per ME come fumo al naso".

Personalmente sono stato rigettato dalle chiesa Evangelica a cui anni ed anni fà appartenevo, per aver avuto il coraggio di denunciarne l'ipocrisia dei conduttori, in faccia.
Sono stato deriso, schernito, passato per pazzo, indemoniato e del "mondo".

Gloria a DIO.
Quando , come Cristo, fui "ucciso" (spiritualmente) dalla "Gerusalmme terrena", LUI mi venne incontro e Si fece conoscere come non mai.

Credo , al di là dell'inumanità della dissociazione, di cui gli ipocriti pagheranno un giorno le conseguenze, che sia un GRANDE ONORE, essere scacciati e rigettati.

Gesù disse : "Come hanno fatto a Me, così faranno a voi".


Ringrazi il Signore, colui al quale sono stati aperti gli occhi, per vedere l'ipocrisia esistente in molti che si gonfiano nominando Cristo, ed a cui poi, è stato dato coraggio per dire le cose in faccia.

I profeti hanno TUTTI, subito la stessa sorte.

Siatene grati.






Email Scheda Utente
Post: 824
Post: 134
Registrato il: 08/02/2006
Città: TORINO
Età: 69
Sesso: Maschile
Occupazione: professionista
Utente Junior
AMMINISTRATORE
OFFLINE
19/03/2006 19:23
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Carissimo Claudio,
Far parte di un gruppo religioso può essere una cosa esaltante ed in alcuni casi prestigiosa. Tutto diventa meraviglioso, le amicizie, le adunanze, il senso di appartenenza, la sensazione di fare veramente la volontà di Dio. Ma è facile passare dal sogno all’incubo. Basta cominciare a pensare con la propria testa e a poco a poco si affacciano i primi dubbi. Anche perché non ne puoi più di sentirti sempre colpevolizzato. L’azione di repressione psicologica, di deresponsabilizzare l’individuo, dicendogli che è tutto nelle mani di Dio e dell’organizzazione religiosa di appartenenza, ad un certo punto diventa insopportabile. Ci rendiamo conto che dobbiamo assolutamente toglierci da questa influenza di oppressione. Mi ricordo che improvvisamente sono passato da fervente e attivo soldato della WTS ad insofferente e nervoso individuo cui erano stati sottratti (in parte) i connotati nobili dell’identità umana. Di colpo mi sentii ingannato e tutto precipitò vertiginosamente. E’ tutto chiaro, dopo averti fatto sentire in colpa ben bene, dopo averti spaventato con la distruzione, si diventa facilmente manipolabili. <<Dannazione>>, mi dissi, adesso basta. Pensavo di cavarmela con una lettera di dimissioni e di autoesclusione da ogni appartenenza che mi obbligava a riempire dei moduli, dare riviste, fare rapporti ecc. ecc. ……………………magari fosse stato così semplice! Avevo "sgarrato rispetto alle ferree regole stabilite dalla WTS, perciò, dalla sera alla mattina, fui annoverato fra i malvagi “apostati” e, per l'effetto fui, quindi, meritevole della più grave delle punizioni, la DISASSOCIAZIONE. Una delle cose più umilianti, per una persona innocente, è trovarsi di fronte a degli accusatori che gli dicono: <<Pentiti dei tuoi peccati>>. Ancora adesso, quando mi incontrano i testimoni di Geova della mia zona, dopo che sono passati 14 anni, mi guardano come si guarda un criminale della peggior specie.
Tutto questo, caro Claudio, come dici molto bene anche tu, non ha niente di umano.
Il tuo intervento, Claudio, è assai interessante, come del resto tutti i tuoi scritti, si tratta dell’accostamento che fai con la disassociazione alla crocifissione di Gesù. Anche noi siamo stati inchiodati e crocifissi, poi innalzati alla vista di tutti. Abbiamo subito come un flagello la discriminazione.
Però c’è una sostanziale differenza. Gesù Cristo si è sacrificato per tutto il genere umano, questo era il suo incarico, unico ed irripetibile. L’apostolo Paolo, quando era stato arrestato, non ha lasciato fare come è successo a Gesù. Ma ha fatto appello a tutte le opportunità legali perché gli fosse resa giustizia. Noi non abbiamo l’incarico di sacrificarci come ha fatto Gesù. Abbiamo l’incarico di essere cristiani, in un mondo ostile. Come Paolo, tuttavia, dobbiamo far valere i nostri diritti, perché siano rispettati. Dio ci ha dato gli strumenti per combattere e per pretendere onore e dignità. Infatti, non siamo pecore cristiane ma soldati di Cristo.

Di questo sono grato a Dio



smile002 smile002 smile002
Modificato da parliamonepino 19/03/2006 19.32



__________________________________________________
Email Scheda Utente
Post: 62
Post: 55
Registrato il: 08/02/2006
Sesso: Femminile
Occupazione: medico
Utente Junior
OFFLINE
19/03/2006 22:09
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Io penso che la disassociazione è una delle armi più affilate che possiede la WTS e che la rende forte agli occhi degli associati TdG. Se io ti posso ricattare ti tengo in pugno e quindi ho potere su di te:questa è la sequenza su cui gioca la WTS che tiene sottomessi ai suoi ordini migliaia di TdG.
L’art. 5 è invece un’arma che può essere usata dal TdG contro la WTS la quale non è più inattaccabile ma è costretta a cedere ai diritti del singolo associato.
E’ vero che comunque trovano il modo di isolare la persona che presenta le dimissioni ma, a livello subliminale, c’è una perdita di potere da parte dei vertici dell’Organizzazione . E se una piccola falla si apre nel muro la persona inizia a documentarsi, a verificare quello che gli viene insegnato, e qui entra in gioco, come ha ben sottolineato Romolo, il grande potere di Internet.
Attraverso la rete possiamo fare e ricevere informazione sfuggendo ai controlli della “mamma WTS”; non a caso i TdG vengono messi in guardia dalle insidie di internet che viene presentato come una realtà manovrata da Satana.
Per questo ritengo che si debba utilizzare qualsiasi metodo per mettere legalmente con le spalle al muro la WTS ed uscirne a testa alta senza sentirsi dei peccatori, persone ignobili o altro, ma persone che fanno valere i propri diritti, in primis il rispetto della loro persona.
[SM=x1061944]
ciao Siria [SM=x1061919]
Email Scheda Utente
Post: 826
Post: 135
Registrato il: 08/02/2006
Città: TORINO
Età: 69
Sesso: Maschile
Occupazione: professionista
Utente Junior
AMMINISTRATORE
OFFLINE
20/03/2006 01:31
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Internet delle meraviglie

Scritto da: genesis2000 02/03/2006 9.17
Pino, hai toccato un punto fondamentale per la causa che ti sei proposto in questo forum: il mondo virtuale.
In un blog famoso in tutto il mondo, beppegrillo.it, il mattatore dice questo spesso e volentieri ai politici: NON AVETE CAPITO LA PORTATA DI INTERNET!!
Non hanno capito i politici ma nemeno la WTS. Non si rendono conto che sta nascendo una nuova democrazia, la retecrazia, se vogliamo coniare un termine diverso. La WTS non capisce e si ostina a combattere una nuova forma di liberazione della cultura, quella che passa per il doppino telefonico e che non si fermerà davanti a nulla, nemmeno davanti a tentativi caparbi di Stati totalitari come quello Cinese.
Non puoi fermare le menti nuove e fresche come quelle dei nostri figli, il mio ha 7 anni e usa il computer come usa il telecomando della TV, come pensare quindi di frenare le informazioni in tempo reale che ti propone internet? Come pensare che non si possa scoprire una fandonia facendo semplicemente una ricerca su Google? Io qualche giorno fa ho fatto una ricerca per accertare che l’articolo in quarta di copertina di una Torre di Guardia recente riferiva al riguardo di ritrovamenti archeologici di alcuni frammenti di papiri.
La WTS nell’articolo sosteneva che i frammenti tra le altre cose provavano che il nome di Dio fosse scritto su rotoli come quelli risalenti a prima del 607 a.c. Ma facendo una ricerca approfondita negli archivi dei vari musei che hanno trattato questi rotoli la data che citano è.... va bhè, lo sapete!
L’utilizzo di internet cresce a livello esponenziale! Guai per chi crede di poter tenere nascosto qualcosa, non ci riesce il Pentagono, figuriamoci gli altri!



Dopo il commento di Siria sulle cose scritte da Romolo, mi sento in dovere di quotare tutto lo scritto di Romolo. L'ho riletto. Bravo Romolo!!!! GRAZIE!
Approfitto anche per aggiungere un pensiero che ho appena riportato in un altro forum, degno di nota, per seguire il ragionamento a proposito dei valori della vita.
Prima, però, quoto quanto detto da Siria che trovo sempre più acuta nelle sue osservazioni.



Io penso che la disassociazione è una delle armi più affilate che possiede la WTS e che la rende forte agli occhi degli associati TdG. Se io ti posso ricattare ti tengo in pugno e quindi ho potere su di te:questa è la sequenza su cui gioca la WTS che tiene sottomessi ai suoi ordini migliaia di TdG.
L’art. 5 è invece un’arma che può essere usata dal TdG contro la WTS la quale non è più inattaccabile ma è costretta a cedere ai diritti del singolo associato.
E’ vero che comunque trovano il modo di isolare la persona che presenta le dimissioni ma, a livello subliminale, c’è una perdita di potere da parte dei vertici dell’Organizzazione . E se una piccola falla si apre nel muro la persona inizia a documentarsi, a verificare quello che gli viene insegnato, e qui entra in gioco, come ha ben sottolineato Romolo, il grande potere di Internet.
Attraverso la rete possiamo fare e ricevere informazione sfuggendo ai controlli della “mamma WTS”; non a caso i TdG vengono messi in guardia dalle insidie di internet che viene presentato come una realtà manovrata da Satana.
Per questo ritengo che si debba utilizzare qualsiasi metodo per mettere legalmente con le spalle al muro la WTS ed uscirne a testa alta senza sentirsi dei peccatori, persone ignobili o altro, ma persone che fanno valere i propri diritti, in primis il rispetto della loro persona.




Molti, con estrema sincerità, dichiarano motivazioni, degne di rispetto, per giustificare una presenza in questi spazi, senza nome, o per meglio dire, con un nikname.
Non voglio più entrare nel merito delle varie posizioni e approfitto per dire che non vorrei più esprimermi sull’argomento che riguarda i nikname. Mi spiace di aver creato qualche disagio o animato confronto, per le mie considerazioni sui nikname.
Dopo aver letto diversi interventi, ho capito quanto è grande e delicata la portata di questa materia.
Personalmente, mi sento obbligato, nell’affrontare argomenti che considerano i diritti universali dell’uomo, ad uscire allo scoperto, per denunciare la natura di atti “scellerati” nei confronti di persone che sono indegnamente discriminate per aver espresso un pensiero diverso dal gruppo di appartenenza, in questo caso la WTS.
Nella convinzione di fare una cosa giusta, sento la necessità di esporre la mia “faccia”.
Ho preso delle decisioni che riguardano più la moralità che gli interessi personali, più quello che è giusto che quello che mi conviene.
I miei tre figli voglio che vedano un padre più onesto che furbo! E’ inutile che parlo di dignità e onore cristiano se poi tutto ciò non è rafforzato da una determinazione morale. Considero le mie scelte un’occasione per rimpiazzare la logica della competitività con l’etica della coesistenza e del dialogo. Nessuno deve avere il monopolio di nulla, l’idea di una civiltà o religione superiore ad un’altra è solo frutto di ignoranza. L’armonia, la bellezza, stanno nell’equilibrio degli opposti e l’idea di eliminare uno dei due è semplicemente sacrilega. Non reputo la WTS mia nemica e neanche la Chiesa Cattolica e se loro si reputano miei nemici avrò il coraggio di amare il mio nemico.
Naturalmente parlo per me, in base alla mia esperienza. Il mio banco di prova è uno solo: “La mia vita”.
Vorrei, in ultima analisi, non ricadere in vecchi schemi dettati dalla paura e dai condizionamenti e non fare quello che mi sono proposto di fare.
Leopardi disse: “Cose che non sono cose, un solido nulla”.
I valori cristiani in cui credo, l’impegno e la concretezza delle azioni, vorrei diventassero una pietra di fondamento per annullare l’inconsistenza della disassociazione, dei sensi di colpa, delle paure, dei condizionamenti, dei pregiudizi e di tutto quello che avvilisce il valore immenso della libertà di pensiero, per non dovermi rammaricare di aver perso una buona occasione nel dare un senso cristiano alla mia vita.

Saluti




__________________________________________________
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:45. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com